Base Nato addio, vertice-speranza in Regione per salvare Decimomannu

Pigliaru; il dialogo con il governo è aperto, speriamo di avere presto buone notizie


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Francesco Pigliaru incontra i sindaci dei comuni coinvolti nella questione della base NATO di Decimomannu. È ormai ufficiale l’abbandono dei tedeschi dalla base di Decimomannu. A rischio ci sono 1200 posti di lavoro e un introito annuo di qualche migliaia di euro per i comuni limitrofi. Presenti all’incontro di stamane anche  Francesca Ticca, Segretario Generale della UIL Sardegna, Andrea Lai, Segretario Regionale della UIL Sardegna, Cristiano Ardau, Segretario Generale della UILTuCS di Cagliari e Sardegna e Giorgia Vargiu Segretario Regionale della UILPA. “L’interlocuzione con il Governo nazionale sulla presenza militare in Sardegna è aperta e intensa”, ha detto Francesco Pigliaru. “Per quanto riguarda la Base di Decimomannu, nella comunicazione fatta alle istituzioni locali il Comando tedesco ha illustrato motivazioni che nulla hanno a che fare con la condizione specifica della Sardegna. Ciò detto, rimane la nostra disponibilità a valutare eventuali richieste che arrivino dai tedeschi come dal Governo italiano, finalizzate al mantenimento della loro presenza. Valutazioni che faremo in intesa con le comunità interessate.” 
Il Presidente della Regione ha ricordato le posizioni di questa Giunta approvate e votate nel luglio 2014 dal Consiglio regionale. “Ci siamo impegnati a perseguire il riequilibrio e il ridimensionamento della presenza militare in Sardegna, così come a lavorare per la riconversione dei poligoni nel segno della ricerca e dell’innovazione. La situazione di Decimo sottolinea la nostra posizione”, ha concluso Francesco Pigliaru. “Le Basi diventino occasione per catalizzare investimenti in ricerca, innovazione e tecnologie che, nate in ambito militare, possono essere sviluppate in senso duale, così da essere utili all’intera società.”


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