Interviene Francesca Barracciu sulla querelle tra il presidente ugo Cappellacci e l’ex presidente della Regione Renato Soru.
“Lasciano senza parole le dichiarazioni del Presidente della Regione a poche ore dal passaggio di Cleopatra sulla nostra Isola – afferma la Barracciu – che ha causato morte e distruzione, avendo trovato terreno fertile nello scempio che nei decenni si è fatto del territorio grazie all’assenza di regole urbanistiche e di tutela ambientale. Nessuno mette in dubbio che in questo momento bisogna pensare all’emergenza e risolvere i problemi ma gli attacchi violenti e scomposti da parte di Cappellacci a chi in Sardegna esprime preoccupazione sullo stato del territorio e sulla necessità di non allentare le tutele e le regole appare del tutto strumentale considerato che le stesse preoccupazioni e rilievi sono stati espressi, oggi più che mai e a gran voce, anche da personalità altamente qualificate sul piano tecnico nazionale ed europeo, dall’opinione pubblica non solo sarda e dalla stampa di tutta Europa”.
Prosegue poi il comunicato della candidata alle Regionali : “A Cappellacci che, noncurante del disastro di questi giorni e delle sue cause, continua a sostenere la bontà delle sue politiche urbanistiche e di sfruttamento del territorio dico che sbagliare è umano ma perseverare è diabolico. E dire che, avendolo visto così affranto in TV, mi ero illusa che questa esperienza lo avesse definitivamente convinto a tornare indietro rispetto allo stravolgimento del PPR. Ma è evidente che le necessità elettorali valgono più di ogni altra cosa. Lo smantellamento dell’impianto del PPR non può e non deve passare. Ciò che serve per superare le eventuali rigidità, per far riprendere economia buona e per dare certezza del diritto, è sostenere finanziariamente e tecnicamente i comuni nella redazione dei PUC e la nuova legge urbanistica regionale. Cappellacci in cinque anni non ha fatto nell’uno ne l’altro perchè, con buona pace dei bisogni dei cittadini e delle imprese, pensa di utilizzare, al pari del 2009, il PPR come una clava elettorale contro il centro sinistra, ma sono passati 5 anni e il tempo è scaduto.”