Barisardo, lo strano caso: “Quyalcuno ha le chiavi dell’impianto sportivo e fa allenare abusivamente i bambini”

“”Un gruppo di bambini che non hanno altro interesse se non quello di giocare ed allenarsi serenamente, si reca sotto guida di persone adulte, presso il palazzetto dello sport di proprietà comunale. L’adulto/i accompagnatore/i, senza avere alcuna autorizzazione da parte dell’ente, è in possesso, non si sa per quale motivo, di una copia di chiavi dell’ingresso principale del palazzetto ed entrano…”


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Nonostante i divieti e i ripetuti appelli da parte dell’amministrazione per l’utilizzo dell’impianto sportivo comunale, una società sportiva ha continuato a esercitare le attività della propria disciplina sino a ieri, giorno in cui è dovuta intervenire la polizia municipale per far rispettare le regole imposte. Questo è quanto è accaduto a Bari Sardo e a riferire l’accaduto è proprio il comune. “Un gruppo di bambini che non hanno altro interesse se non quello di giocare ed allenarsi serenamente, si reca sotto guida di persone adulte, presso il palazzetto dello sport di proprietà comunale. L’adulto/i accompagnatore/i, senza avere alcuna autorizzazione da parte dell’ente, è in possesso, non si sa per quale motivo, di una copia di chiavi dell’ingresso principale del palazzetto ed entrano.
Già da qualche settimana diversi cittadini, alcuni dei quali avendo fatto regolare domanda di utilizzo successiva alla pubblicazione del bando, ci segnalavano che il palazzetto dello sport veniva utilizzato da un’associazione sportiva nonostante non fossero state ancora date le autorizzazioni a nessuno dei richiedenti, come se stessimo avvantaggiando/riservando trattamenti differenti a una società sportiva anziché un’altra.
Tutto ciò creava oltre ad una grave disparità di trattamento tra cittadini, un potenziale rischio per chiunque si introducesse nello stabile, soprattutto se, come più volte rilevato, trattasi di
soggetti minori d’età”.
Il comune di Bari Sardo e gli uffici competenti si sono immediatamente mobilitati per riportare la situazione alla normalità. Un primo invito verbale a non utilizzare il palazzetto senza le dovute autorizzazioni, era già stato fatto nella prima metà di settembre. Ma a nulla è servito. Muniti di chiavi, ma senza autorizzazione hanno cominciato ad utilizzare in modo continuativo il palazzetto.
“A questo punto, visto e considerato che nonostante fossero stati invitati al rispetto del regolamento e volontariamente lo violavano, si è deciso di sostituire nell’immediato le serrature di accesso ai cortili del palazzetto, e altresì quelle dell’ingresso principale alla struttura, per la sostituzione delle quali c’è da attendere ancora qualche giorno. Tutto ciò al fine di impedire fisicamente, visto che le raccomandazioni verbali a nulla sono
valse, che tale situazione potesse protrarsi in maniera arbitraria e del tutto incosciente”. Ma ieri, una volta trovata la porta del cancello chiusa, la società che utilizzava la struttura senza autorizzazione ha chiesto chiarimenti sul perché fosse stata sostituita la chiave, e gli è stato detto a chiare lettere che era proprio per evitare che persone senza alcuna autorizzazione ma in possesso delle vecchie chiavi continuasse ad accedere indisturbata al palazzetto nonostante fossero stati invitati verbalmente a non farlo. In quell’occasione venivano nuovamente invitati a non utilizzare la struttura se non una volta ottenuta l’autorizzazione. “Che dire – spiega il comune – mezz’ora dopo veniamo a conoscenza che essendo stato aperto il cancello del cortile per necessità scolastiche, la società in barba all’ennesima diffida entrava all’interno del palazzetto per utilizzarlo.
A questo punto non è rimasto altro da fare che far intervenire le guardie comunali nella struttura per mettere fine a questo uso abusivo, scoprendo in quel momento che i genitori non sapevano che i loro figli stavano all’interno del palazzetto privi di autorizzazione alla società sportiva da parte del Comune.
Ci dispiace di aver interrotto la loro attività sportiva, ma non potevamo permettere che lasituazione si protraesse ulteriormente. Il vigile è stato l’ultima soluzione, dopo diversi tentativi più amichevoli e informali di riportare la società al rispetto delle regole. Occorre infatti sapere che gli stabili comunali, appartengono al Comune di Bari Sardo, che previa pubblicazione di bando pubblico e autorizzazione scritta consente l’utilizzo degli stessi”.
Una situazione che ha quasi del paradossale, dove “i grandi” non sono proprio un buon esempio per i bambini. “Rivolgendoci soprattutto agli adulti: cerchiamo di dare il buon esempio ai più piccoli. Insegniamogli a rispettare le regole” .


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