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Le loro famiglie li stavano attendendo per Pasqua, dopo settimane di travaglio. E, ieri, sembrava essere arrivato il lieto fine: “Nave sino a Livorno e poi dritti a Olbia, grazie a tutti”. Ventiquattr’ore più tardi, però; Christopher Porcu, 18enne di Siliqua, ed Emanuela Pau, 22enne di San Giovanni Suergiu, stanno vivendo un nuovo incubo: “Guardate, questo è il porto di Bastia. Ci hanno lasciato a piedi, il traghetto è partito ma noi non avevamo il timbro della prefettura, mi sono avvicinato ma era già chiuso”, spiega Porcu, in un video-sos pubblicato sul suo profilo Facebook: “Non abbiamo un tetto, la mia compagna è incinta e abbiamo una figlia di un anno. L’unica soluzione sarebbe andare a Tolone, ma ti bloccano comunque al porto. Qualcuno può venirci a prendere? Siamo rimasti solo con le nostre valigie, non abbiamo macchina e siamo buttati in mezzo alla strada. Sono molto deluso”. Una situazione spinosissima, quindi: la prossima nave non partirà sicuramente tra poche ore, e i due si trovano a 143 chilometri di distanza da Porto Vecchio, città corsa nella quale hanno vissuto sino a ieri.
Un loro parente, il marito della sorella di Christopher Porcu, Massimiliano Cinus, è in Sardegna e sta disperatamente battendo ogni percorso possibile per riportare a casa i due giovanissimi: “Ho chiamato polizia e carabinieri, i nostri due parenti vanno aiutati subito. Lancio un appello all’ambasciata italiana in Francia e alla nostra Regione, fate di tutto perchè possano essere messi in una condizione di sicurezza, ora come ora non hanno un tetto. So solo che una nostra parente ha contattato la polizia di Olbia e si sono messi in contatto con i colleghi francesi, stanno cercando di fare in modo che o Protezione Civile o Guardia Costiera possano, eventualmente, andare a prenderli. Chiunque possa aiutarci ci chiami al +393451238484 .