Assemini tra i rifiuti, Puddu: “Diventiamo civili e non indifferenti”

Il primo di Assemini Mario Puddu apre il nuovo anno con un monito ben preciso: “Chi vede e sa, non abbia paura di denunciare gli incivili, sprechiamo tanti soldi pubblici per ripulire e bonificare le aree degradate. Cerchiamo di non essere indifferenti”


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“Odio gli indifferenti, diceva Gramsci. E allo stesso modo odio gli incivili, dico io e diciamo noi che vorremmo una città più pulita, noi che ci arrabbiamo ogni volta che vediamo foto o spettacoli di questo tipo. C’è chi si indigna più degli altri, come il bravo cittadino che stamane ha chiamato i vigili quando ha colto in flagrante l’incivile che si sbarazzava tranquillamente dei propri rifiuti abbandonandoli”.

Il sindaco di Assemini, Mario Puddu apre il nuovo anno con un monito ben preciso, che in realtà è quello che tutti dovrebbero fare: chi vede e sa abbia il coraggio di denunciare, incivili e maleducati, pochi o meno che siano, vanno puniti. 

“Poi ci sono gli altri – dice il primo cittadino – quelli che in quel momento passeggiavano lì davanti e che invece sono rimasti indifferenti a quel gesto odioso. Contro questo tipo di inciviltà ci sono davvero poche scuse. Proprio nei giorni scorsi la responsabile del servizio di igiene urbana ha impegnato (Det. n. 1437 del 29.12.2016) ben 37.000 euro per bonifiche varie nella periferia e nell’agro di Assemini. Soldi pubblici. Soldi pubblici in più rispetto a quelli già previsti nel servizio Tari pagato interamente da noi cittadini. Il servizio porta a porta (PaP) viene effettuato tutti i giorni in tutte le case, indistintamente; e ogni anno il 30% di coloro che godono di questo servizio è moroso, non paga la Tari.  Eppure il porta a porta, pensate un po’, non tiene conto degli inadempienti e quindi passa nelle case di tutti i cittadini, anche di coloro che non pagano (sia quelli che non vogliono pagare, sia quelli che proprio non ce la fanno). Ci arriva molto spesso il richiamo da parte dei cittadini: servono più controlli, più telecamere. È vero, ma non bastano”.

LA COLLABORAZIONE. “Il nostro territorio è vastissimo ed è impossibile mettere telecamere ovunque, oltretutto sarebbero costi di non poco conto. Ora non vorrei mettere coloro che abbandonano i rifiuti sullo stesso piano degli indifferenti, però il maggiore senso di civiltà da parte dei cittadini educati potrebbe aiutare a dare una regolata agli abitudinari dell’abbandono del rifiuto. Non sto invitando alla delazione, non voglio una città di spie, però mi piacerebbe vedere un maggior controllo sociale per il bene comune: chi sporca e chi inquina dovrebbe aver paura, prima che dei vigili e delle sanzioni, dello sguardo severo dei propri concittadini. E provare vergogna solo per questo. Il rimedio migliore è la sensibilizzazione alla cultura del rispetto. Dico sempre che ripongo fiducia nelle nuove generazioni, ma sinceramente non voglio arrendermi all’idea che le cose non possano cambiare già ora, trovo insopportabile anche solo immaginare di essere anch’io indifferente all’inciviltà. Sono certo che gli asseminesi a pensarla come me sono tanti, anzi la maggior parte”.

I COSTI. “Adesso non pretendo che ci si adiri come faccio io quando qualche amico butta la cicca di sigaretta per terra (perché fanno schifo anche le cicche nei marciapiedi) e lo riprendo più o meno gentilmente, ma chiedo almeno di ricordarci e ricordare agli altri che la città è nostra e di tutti, la campagna è nostra e di tutti: solo così abbiamo il pieno diritto di esigere che venga rispettata e tenuta pulita. Infine − aspetto non trascurabile − consideriamo che chi abbandona incivilmente i rifiuti, per strada o in campagna, oltre a far schifo di per sé rappresenta un costo che ricade direttamente sulle nostre tasche. Cerchiamo di essere civili, cerchiamo di non essere indifferenti”. 
 


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