
Una coincidenza colossale, o forse solo il logico proseguimento di una discussione che nelle ultime settimane si è fatta sempre più accesa e ricca di richieste e partecipanti. Mentre a Capoterra cittadini e politici si uniscono per dire stop ai lavori, ad Assemini il 28 Novembre, l’ultimo giovedì del mese, ci si riunisce per parlare dei problemi e le ripercussioni legate all’impianto della centrale a Biomasse di Macchiareddu. Un’assemblea pubblica per definire meglio la questione, dopo che da Capoterra è giunta una delibera, frutto di due consigli comunali che vertevano proprio su questa faccenda. Nell’informativa, redatta dal primo cittadino Mario Puddu, e consultabile nel sito del Comune, si chiarisce come al dibattito saranno presenti dei funzionari della PowerCrop S.r.l. (il gruppo che lavora alla centrale), ai quali i partecipanti interessati potranno rivolgere delle domande e chiedere chiarimenti. Sicuramente saranno presenti anche e soprattutto molti cittadini capoterresi, che faranno valere le proprie ragioni, sulla scia della precedente petizione e della protesta che ha generato, affinché la costruzione della centrale a Biomasse si fermi. Oppure prosegua, ma lontano, il più lontano possibile dal loro centro abitato. Magari alle porte di Assemini, e non di Capoterra.
Lorenzo Scano