Assemini, scontro su Puc e Tares: “Con i grillini più tasse del 160%”

Luciano Casula (Pd) attacca la giunta Puddu: “Un vero e pepprio salasso delle imposte varato dalla nuova amministrazione di Assemini”


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Continua lo scontro fra la maggioranza al governo della città, guidata dal Sindaco Mario Puddu (Movimento 5 Stelle) e i consiglieri all’opposizione. Fra questi c’è Luciano Casula, che nelle sue più recenti dichiarazioni ha fatto notare come “al Sindaco e ai consiglieri alla maggioranza manchino le abilità necessarie a governare il paese. Non c’è uno di loro che abbia ricoperto incarichi amministrativi prima d’ora, e a pagare quest’inesperienza politica sono i cittadini asseminesi adesso”. Casula rincara la dose sulla questione Tares e sul Piano Urbanistico Comunale. “Non è possibile” afferma “che una famiglia composta da tre persone, con un’abitazione di 100 metri quadri -per fare un esempio-, si ritrovi a pagare il doppio di quello che pagava l’anno precedente. I proprietari di bar, pizzerie e ristoranti hanno visto rincarare la tassa sulla nettezza urbana del 165 percento; ancora più problematica la situazione per chi gestisce i mercati, sui quali, così afferma Casula, penderebbe un salasso del settecento percento in più rispetto all’anno scorso. “E’ chiaro che così non si può andare avanti”, è la conclusione di Casula sulla questione Tares.

Ma ancora: il noto P.U.C. La Regione ha contestato più di quattrocento osservazioni al Piano Urbanistico Comunale ideato dalla maggioranza, e i proprietari di alcuni terreni individuati come future zone d’incremento urbano, quindi edificabili, si ritrovano a pagare dei campi agricoli come se fossero già edificati. “Non si ha nessuna coscienza politica, è tutto improvvisato” dichiara Casula, “non si ha nessuna visione di come gestire rettamente Assemini. La Tares e il P.U.C. ne sono un valido esempio”.

Dall’altra parte, i grillini alla maggioranza sono convinti e fiduciosi nel proprio operato. Lo scontro è ancora aperto.  

Lorenzo Scano


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