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La chiusura della Piazza Santa Lucia e la conseguente interruzione del traffico della via Cagliari (da e per Decimomannu) è stata una scelta inutile, costosa e di pura sudditanza politica. Il leader della coalizione “Andare Oltre”, Antonio Scano, questa mattina in visita ai banchetti di Proposta Civica, è determinato a riaprire i cancelli e rendere la piazza libera, attrezzata e decorosa e si scaglia contro lo stato di abbandono delle piccole strutture economiche a vantaggio dei grandi gruppi di potere.
«Apriremo i cancelli e consentiremo il transito dei veicoli, ridando dignità ai cittadini e alle altre imprese», questo l’impegno di Scano, che precisa «garantiremo la bellezza, la funzionalità della piazza, ma anche la sicurezza con la piantumazione di siepi lungo il marciapiede di via Cagliari e di nuovi alberi sino a Decimomannu, per rimediare ai danni creati in questi anni lungo la pista ciclabile che unisce i due paesi».
La chiusura della Piazza Santa Lucia e lo spostamento del traffico veicolare lungo la via Gobetti rientra in un Accordo di programma siglato tra Comune di Assemini ed il supermercato sorto proprio in via Gobetti. Nessuna forza politica ha mai messo in discussione la legittimità dell’accordo, ma rimane la contrarietà per l’inutilità dell’opera, per l’orribile impatto visivo e per aver imposto alle persone di subire un’offerta commerciale. Privilegio che a nessun altro cittadino ed a nessun’altra impresa territoriale è mai stato concesso.
Un fatto grave, avallato dall’annuncio dell’ennesimo via libera ad un nuovo polo commerciale il località “Truncu is folls”, negli stabili della ex Petrini. «Non siamo contrari per principio all’apertura di nuovi poli commerciali né agli accordi di programma, sono consentiti dalla legge. Riteniamo però molto grave che le stesse attenzioni rivolte dall’attuale amministrazione verso il grande potere economico non siano state riservate al piccolo commercio e all’artigianato, nemmeno all’agricoltura, all’allevamento e alla pesca. Il M5s non è una forza anti sistema, ma evidentemente piegata alle logiche dei poteri forti. Riporteremo equilibrio, tenendo conto che le piccole strutture economiche sono l’ossatura dell’economia locale, sarda e di tutta Italia», conclude Scano.