Assemini? Una città tutt’altro che razzista, anzi. “Qui tutti gli stranieri sono integrati, non ricordo di aver mai sentito di episodi di violenza e intolleranza”. A parte quello capitato a Demetrio Elida, il filippino pestato sul bus e, poi, in via Carmine, perché additato come “cinese che infetta col Coronavirus”. Una stupidaggine che, purtroppo, ha avuto dei risvolti negativi: il trentenne ha riportato varie ferite ed è difficile immaginarsi che la sua mente possa cancellare questo fattaccio in tempi rapidi. “Questo caso mi ha profondamente sconvolta, a me come a tutti gli asseminesi. Ho organizzato la marcia di solidarietà proprio per far dire a tutti un ‘no’ netto e deciso contro la violenza”, osserva la Licheri.
Qualche giorno fa ha sentito al telefono Demetrio: “Mi ha molto colpito una sua frase. Ha detto che spera che gli aggressori vengano individuati per la sicurezza di tutti. Il vero virus da debellare”, osserva poi, durante il corteo, la sindaca, “non è certo quello cinese, ma l’ignoranza”.