Assemini, la rabbia dei dipendenti comunali contro il sindaco grillino

Durissima protesta ad Assemini: “L’amministrazione grillina non ci da quanto ci spetta e ci accusa persino di ricevere somme non dovute”


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Dura protesta delle RSU dei dipendenti comunali di Assemini, sotto accusa l’amministrazione grillina accusata di non aver mai affrontato i problemi dei lavoratori. Aria di contestazione durante l’odierna adunata del consiglio comunale di Assemini, i dipendenti comunali hanno proclamato lo stato di agitazione, partendo appunto dalla vibrante protesta manifestata nell’aula consigliare. Sotto accusa l’amministrazione comunale ed i rappresentanti della parte pubblica, il motivo del contendere sarebbero i 200.000 euro pagati ai dipendenti e che il MEF (Ministero della Economia e Finanze) ha giudicato non dovuti. La prima accusa all’amministrazione giunge dai rappresentanti territoriali della UIL e della CGIL, Foddis e Lai, entrambi sottolineano che negli ultimi anni, l’amministrazione non è stata in grado di formalizzare un contratto normativo, non risulta che abbia fatto il PEG ne che siano stati fatti i piani delle performance. A guardare il sito ufficiale del comune di Assemini, nella sezione “Amministrazione Trasparente” non risultano atti pubblicati.

Ancora più duro il rappresentante della RSU, Carlo Barletta che a nome dei sindacati presenti tra i dipendenti comunali, attacca la parte politica accusandola di aver fatto una delibera il giorno 13 dicembre con l’intento di impiegare 60.000 di risorse (circa 30.000 all’anno) a compenso della restituzione dei 200.000 euro contestati dal MEF, e di aver chiesto nella stessa delibera il parere preventivo della Corte dei Conti. Barletta ha esclamato “Ne abbiamo le scatole piene! Di essere accusati di percepire indennità non dovute, l’amministrazione non ha coinvolto i sindacati sulla contestazione del MEF riguardo i 200.000 euro”. A questo punto lo scontro si sposta in Prefettura, infatti è stato fatto un esposto al Prefetto con conseguente richiesta d’incontro urgente. Il segretario comunale, Dott. Santus, chiamato in causa dal sindaco, si è affrettato a chiarire che l’amministrazione deve recuperare le somme contestate dal MEF e che il fondo variabile (circa 60.000 euro) può essere corrisposto solo in particolari frangenti. Quindi secondo il segretario, le trattative possono continuare “cercando soluzioni che non fanno male a nessuno”.

Sull’argomento sono intervenuti anche alcuni consiglieri di minoranza, tra gli altri l’ex sindaco Luciano Casula che ha chiesto che l’argomento sia messo all’ordine del giorno per una futura discussione in consiglio comunale e Carla Marras che attacca il segretario comunale “in quanto è dal Gennaio 2015 che cerca una soluzione e non l’ha ancora trovata e non si faccia finta di trovare una scappatoia con una delibera che poi rimanda la decisione finale alla Corte dei Conti”. La protesta, alla quale hanno aderito oltre il 70% dei dipendenti comunali, proseguirà domani con un sit in davanti al palazzo municipale e con altre forme di agitazione fin quando anche i lavoratori del comune di Assemini non vedranno tutelati i loro diritti.


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