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Assemini, anche disabili e anziani in fila alle Poste con 43 gradi: intervengono i carabinieri
Tensione questa mattina ad Assemini in via Cagliari tra le persone in fila sotto il sole, in attesa di poter entrare all’ufficio postale: intervengono anche i carabinieri. Alle 12,30 il termometro registrava già 43 gradi e le persone in coda, stremate per l’attesa e per il gran caldo, iniziano a protestare
Tensione questa mattina ad Assemini in via Cagliari tra le persone in fila sotto il sole, in attesa di poter entrare all’ufficio postale: intervengono anche i carabinieri.
Alle 12,30 il termometro registrava già 43 gradi e le persone in coda, stremate per l’attesa e per il gran caldo, iniziano a protestare. Tra queste, come raccontano i testimoni, vi sarebbero state anche disabili e anziani, soggetti particolarmente a rischio soprattutto in questi giorni di allerta meteo per le temperature elevate.
Uno sportello aperto per sbrigare tutti gli utenti che, alla fine, con la chiusura dell’ufficio, sono costretti a rientrare a casa senza aver sbrigato la propria pratica. Gli animi si infiammano a tal punto che i responsabili di Poste Italiane sono costretti a far intervenire le forze dell’ordine per una aggressione verbale. Una situazione che si protrae da diversi mesi un po’ ovunque, denunciata più volte e che in queste ultime settimane, complice il gran caldo estivo, si è ulteriormente aggravata.
Da parte di Poste Italiane, come più volte ha ufficialmente espresso e ribadito, le restrizioni adottate sono conformi alle normative in vigore per contenere la diffusione del coronavirus. Piano piano sono state reintrodotte alcune funzioni come la possibilità di prenotare il ticket e, dove è possibile, è stata tracciata la segnaletica orizzontale all’interno dei locali in modo tale da consentire a più utenti l’ingresso contemporaneamente. In altri casi, gazebi e tendoni sono stati collocati negli spazi adiacenti agli ingressi della Posta.