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Al momento si ipotizza che la rapina possa avere fruttato una cifra superiore ai 10 milioni di euro, la cifra esatta si consocerà a breve ma siamo su quei numeri. Un bottino gigantesco, frutto di un assalto che sembra avere non pochi punti oscuri e in merito al quale si sono scatentate le polemiche, per le modalità, la durata e il mancato intervento nell’immediato nonostante strade bloccate e auto date a fuoco dai banditi.
I soldi non erano nel caveau, al quale i rapinatori non sono riusciti ad arrivare grazie alle misure di sicurezza messe in atto appena scattato l’allarme, ma nella sala conta, dove si stavano predisponendo le consegne per i giorni successivi e dove c’erano i ritiri di giornata. Alcune banconote da 50 e 100 euro sono state ritrovate ieri accanto al furgone usato dal commando armato per portare via il bottino e incendiato nella notte fra sabato e domenica sotto un cavalcavia della strada statale 131, alle porte di Sassari.
Il furgone, cui i banditi avevano tagliato il tetto per consentire di caricare più rapidamente i sacchi con il denaro prelevato dalla Mondialpol, è stato messo sotto sequestro dalla Procura e trasportato in un deposito dove è stato analizzato dagli esperti della polizia scientifica, mentre prosegue in tutto il centronord dell’isola la caccia al commando composto da circa 20 persone, fuggito verso sud.
Intanto, i dipendenti dell’istituto di vigilanza l’istituto di vigilanza chiedono un incontro urgente con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e con il sottosegretario Molteni, “per capire come il Ministero abbia intenzione di mettere in sicurezza la nazione a tutela delle persone e dei beni che ogni giorno consentono la libera circolazione del denaro e quindi la funzionalità del sistema Paese”. Se dal Ministero non arriveranno risposte a garanzia della sicurezza degli operatori, Mondialpol minaccia la sospensione di tutti i servizi con uno sciopero a oltranza. “Ci sembra di enorme gravità constatare che intere parti del territorio nazionale siano lasciate a se stesse ma, ancor più, siamo seriamente preoccupati dal livello di preparazione di questi delinquenti che potrebbero replicare simili azioni ovunque. Negli ultimi mesi, gli attacchi a furgoni blindati e i tentativi di rapina si sono moltiplicati, segno palese di un acuirsi della condizione di tensione e pericolo”, dicono i vertici della Mondialpol.