“Chiuso per svolgere lavori di ristrutturazione ma non più riaperto. Anzi, vandalizzato da teppisti senza scrupoli. Nel corso degli anni il tema riguardo al futuro dell’ex asilo è stato affrontato senza però giungere a una conclusione definitiva, prospettando diverse soluzioni circa il suo recupero. Ora attendiamo risposte anche dal Ministero dell’Interno”, è quanto dichiara Salvatore Sasso Deidda, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo del partito di
Giorgia Meloni nella Commissione Difesa della Camera.
“La struttura versa in condizioni di degrado complice non solo l’incuria ma anche gli atti continui di vandalismo compiuti al suo interno; i residenti, infatti, lamentano una situazione perenne di insicurezza più volte segnalata, in quanto la struttura al momento ha i cancelli divelti o senza adeguate chiusure e pertanto numerose persone, compresi minorenni, si recano al suo interno tenendo comportamenti impropri per la propria e l’altrui sicurezza”,
prosegue Deidda, che nel corso degli anni ha anche compiuto sopralluoghi all’interno dell’ex asilo.
“Le incursioni sono state numerose e diversificate, ma soprattutto, purtroppo, continuo anche in questi giorni. L’ammontare dei danni subiti deve tener conto anche dei furti compiuti, tra cui cavi elettrici e impianti, nonché della devastazione di bagni, controsoffitti e muri. I residenti e i commercianti invocano da tempo maggiori controlli di sicurezza e tempi certi per il riutilizzo dell’edificio, perché in queste condizioni non si può più andare avanti e
la sfiducia nei confronti delle istituzioni è galoppante”, aggiunge Michele Pisano, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio comunale di Quartu Sant’Elena e primo firmatario dell’interrogazione consiliare su quanto accade all’interno dell’ex asilo.
“Da tempo, inoltre, gli agenti e il personale assegnato al Commissariato di Polizia di Quartu Sant’Elena, attendono la notizia di una nuova sede; è trascorso un anno da quando l’amministrazione comunale ha comunicato che l’ex asilo ospiterà il nuovo commissariato della Polizia di Stato, ma c’è bisogno di tempi certi perché i residenti sono allo stremo. Per questo, attraverso l’interrogazione al ministro, intendiamo sapere se il ministro sia a
conoscenza di quanto accade e quali azioni tempestive intenda adottare al fine di riportare condizioni di legalità e sicurezza nell’edificio di Via Boito a Quartu Sant’Elena”, concludono il deputato Deidda e il consigliere Pisano.