Artisti di strada, esplode la polemica a Cagliari: “Il Comune ci imbavaglia e tollera gli abusivi”

Sono centinaia i cantanti e suonatori che, in città, non possono esibirsi. Il regolamento comunale è fermo al palo, e fioccano multe salatissime: “Vogliamo rendere più allegra la nostra città, ma per tutta risposta veniamo fatti sloggiare e ci viene sequestrata l’attrezzatura. Siamo pronti a combattere”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA, con l’esibizione finale, al rappresentante degli artisti di strada cagliaritani Matteo Angioni


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C’è chi canta, chi suona, chi si traveste da statua dopo ore di trucco e parrucco: è vasto e variegato il micrcomondo degli artisti di strada a Cagliari. Tanti giovani, ma anche 50enni, tutti desiderosi di far conoscere la propria arte e di raggranellare qualche moneta, ma tutti abusivi. “Cerchiamo di rendere più bella la nostra città, ma non ci viene permesso perché il regolamento comunale, approvato 3 anni fa, non è operativo. La polizia ci fa sloggiare o ci multa con centosettanta euro, è pazzesco e ingiusto”, dice Matteo Angioni. Ventisei anni, fa il receptionist in un hotel ma, appena ha tempo libero, canta. Meglio, vorrebbe cantare: “Da Celentano a Mina, arrivando fino ad Arisa, ho un vasto repertorio. Ma è impossibile esibirsi, il Comune continua a metterci il bavaglio”.
E, tra una multa e un sequestro dell’attrezzatura da parte delle Forze dell’ordine, c’è spazio anche per la beffa: “Veniamo fatti sloggiare e accanto a noi ci sono parcheggiatori abusivi o bancarelle. Dove l’artista non è benvoluto, i venditori irregolari invece non hanno nessun problema”. Sabato 12 maggio il primo atto di una battaglia del popolo cagliaritano degli artisti di strada: “Ci ritroveremo al Jester Club di via Roma, per discutere tutti insieme e decidere il da farsi. Ci saranno anche le esibizioni degli artisti, abbiamo invitato l’assessore comunale alla Cultura Paolo Frau, tre anni fa si era impegnato nei nostri confronti, ma sono rimaste solo parole. Siamo pronti a combattere”.


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