Armi e detonatori in casa al Cep,si aggrava la posizione di Tore Loddi

Lo scorso 19 maggio era finito direttamente in carcere, dopo che gli Agenti della Squadra Mobile avevano sequestrato a suo carico armi, esplosivi e una divisa da Carabiniere nel suo appartamento al Cep


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Lo scorso 19 maggio era finito direttamente in carcere a Uta, dopo che gli Agenti della Squadra Mobile avevano sequestrato a suo carico armi, esplosivi e una divisa da Carabiniere nel suo appartamento al Cep.

Le indagini sono però andate avanti e gli investigatori, nei giorni successivi all’arresto, hanno effettuato un nuovo sopralluogo, perlustrando l’interno delle pertinenze individuate all’indomani del blitz a casa di Tore Loddi, 46 anni. A peggiorare la posizione, già gravemente compromessa, altro materiale posto sotto sequestro e riconducibile ai fatti dello scorso 19 maggio. Al termine del supplemento di indagine, gli Agenti hanno sequestrato altri due detonatori, uno sfollagente “tonfa”, tre lampeggianti blu in uso alle forze dell’ordine ed altro munizionamento compatibile con le armi già sequestrate.  


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