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“Dopo la mazzata della “produttività” coi lavoratori che si son visti in busta paga circa la metà della produttività rispetto agli anni precedenti [a secondo della qualifica da 100 a 350 euro in meno]. Poi il recente maldestro tentativo di indire ed espletare i concorsi illegittimi. Ora quest’altro colpo delle fasce economiche , ulteriore motivo di incremento del già elevato stress lavorativo con conseguente dannosa disaffezione professionale, su lavoratori notoriamente già stremati dagli eccessivi carichi di lavoro” scrive Attilio Carta del sindacato Uil Fpl.
“In riferimento all’applicazione delle selezioni interne per l’attribuzione delle fasce economiche ci stanno arrivando a insistenti segnalazioni di incongruenze e difficoltà riscontrate, da numerosissimi lavoratori, nelle varie fasi dell’iter imposto dalla procedura applicativa. Infatti quotidianamente si lamentano intoppi che affiorano nell’applicazione della succitata procedura: mettendo in serie difficoltà tanti operatori del Comparto. Motivo di particolare disappunto, spesso misto a rabbia, sta inoltre generando l’indice della “valutazione”, non in quanto tale, bensì per la consapevolezza che trattasi di un sistema non collaudato e condiviso, come invece dovrebbe essere. Pertanto alquanto disomogeneo, ed essendo spesso frutto di valutazioni a “posteriori” queste appaiono troppo influenzabili da eventuali preconcetti del “valutatore”. Poco condiviso quindi e palesemente “disincentivante”. L’opposto di quanto invece dovrebbe essere.
La UIL, non firmataria dell’accordo del 19 luglio 2016, prevedendo tutte le complicanze che puntualmente stanno affiorando anche per i tempi stretti imposti dall’amministrazione in periodo Natalizio, nella riunione del 7 dicembre chiedeva espressamente che si utilizzasse un sistema più semplice come attuato dalle limitrofe ASL 8 e/o AOU di Cagliari. Proposta puntualmente respinta. Tutto ciò sta incrementando a dismisura il già elevato grado di stress e sfiducia che, negli ultimi tempi, affliggono tutto il personale sotto l’aspetto individuale e, soprattutto, professionale: con verosimili ricadute pure sull’assistenza al malato. La UIL, con un nutrito gruppo di propri dirigenti, si è adoperata assistendo numerosi Lavoratori in difficoltà, però molti hanno trovato intoppi già all’origine, non riuscendo ad entrare nella procedura, nei pochi giorni avuti a disposizione nel mese di dicembre. Essendo però la partecipazione un diritto di tutti, si chiede un intervento disponendo quanto meno, stante le difficoltà riscontrate, la riapertura dei termini con adeguata proroga.”