Appello ai politici sardi:chi può dare uno stipendio agli alluvionati?

Esiste un consigliere regionale, un sindaco, un assessore, un consigliere comunale che nel riscatto della politica ha il coraggio di fare un’opera buona e devolvere la sua paga di un mese alle vittime di Cleopatra? Se c’è, siamo pronti a intervistarlo.


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Quale politico sardo avrebbe il coraggio di devolvere in beneficenza il suo stipendio mensile per aiutare le vittime della drammatica alluvione in Sardegna? Casteddu Online lancia una piccola provocazione: se esiste un consigliere regionale, un sindaco, un assessore, un consigliere comunale che ha il coraggio di farlo, noi siamo pronti a intervistarlo diffondendo la notizia. Sono tempi di inchieste giudiziarie al veleno, di Rolex e maialetti arrosto, di matrimoni alla Passeggiata Coperta pagati coi nostri soldi. Ma c’è sempre un possibile riscatto: di fronte al dramma che ha portato sedici vittime certe e 2700 sfollati in Sardegna, c’è anche uno solo dei nostri politici che voglia dare un segnale positivo? Sì, rinunciando ai suoi soldi per fare un’opera buona. Magari anche soltanto per aiutare una delle famiglie rimaste senzatetto a  ricomprarsi i mobili, il letto l’auto. In fondo siamo già in campagna elettorale, e nell’era dell’antipolitica servirebbe qualche bel gesto proprio per riconciliarsi con la politica vera.

Perché da oggi, questo è certo, scatteranno i processi. Dopo il giorno del lutto e del dolore, si cercheranno le responsabilità, dei Comuni e della Regione, dell’Anas e della Protezione Civile. Forse non è più tempo di parlare di alleggerimento dei vincoli edilizi, specie nelle zone a rischio idrogeologico che però, come abbiamo visto, possono essere tutte. Allora, c’è qualche politico di buon cuore che vuole raccogliere questo appello? Senza trucchi, si tratta di versare la diaria di un mese per gli alluvionati sardi: basterà magari dare quei soldi all’Acli che ha appena aperto un conto corrente per aiutare le famiglie delle vittime, oppure alla Caritas di don Lai che è in prima linea per affrontare l’emergenza.  Apriamo il taccuino della solidarietà, vediamo quanti esponenti di partito hanno il coraggio di metterci sopra la loro firma. Abbiamo il timore che rimarrà semi vuoto, ma siamo certi che ci sono anche tanti politici onesti nelle città e nei paesi della Sardegna, che vorrebbero dare una mano. Diffondete con noi questo appello, tra 48 ore pubblicheremo l’esito del  sondaggio.      


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