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«Esprimiamo forte preoccupazione per quanto sta accadendo ai lavoratori dipendenti della Manitalidea Spa, impiegati nell’appalto del servizio di pulizie degli uffici Poste Italiane Spa di Cagliari, Oristano, Carbonia Iglesias e Medio Campidano. La Direzione Territoriale del Lavoro, dopo vari solleciti, ha convocato tutte le parti per il 23 settembre e se non dovesse risolversi positivamente la vertenze i lavoratori e le organizzazioni sindacali sono pronte a proclamare lo sciopero».
La dura posizione della Filcams-Cgil Cagliari, per voce della segretaria generale, Nella Milazzo, è chiara e suona come un ultimatum preciso e diretto: “Al subentro della Manitalidea Spa nell’appalto avvenuto il 1° luglio 2016 – spiega Milazzo – la ditta subentrante ha proposto un taglio delle ore ai lavoratori, motivandolo con presunte modifiche al ribasso nel capitolato d’appalto, che avrebbero determinato un esubero di personale. Occorre sottolineare che si tratta già di un settore povero con contratti di lavoro part time a pochissime ore settimanali e operare riduzioni a questi lavoratori significa peggiorare ulteriormente una già disagiata situazione reddituale. Nonostante i numerosi incontri in sede sindacale, la Manitalidea non è stata in grado di fornire spiegazioni plausibili ne sulla riduzione in se e ancora meno sul criterio di ripartizione dei tagli assolutamente non equo. Infatti la riduzione oraria varia da lavoratore a lavoratore dal 10% al 65% penalizzando notevolmente una parte del personale e determinando una sostanziale differenza tra i dipendenti. Nonostante la riduzione oraria, fin dai primi giorni di attività nel nuovo appalto l’Azienda ha sistematicamente richiesto ai lavoratori e effettuare ore di lavoro supplementare, per sopperire evidentemente alle mancanze nel servizio che avrebbe portato la riduzione orario. Ciò ad ulteriore dimostrazione – aggiunge Nella Milazzo – che il taglio delle ore è stato eccessivo rispetto all’appalto. A fronte della mancanza di un confronto proficuo con l’azienda e visto l’atteggiamento incoerente, le OO.SS. unitariamente (Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltrasporti) hanno richiesto ai primi di luglio un confronto con tutte le parti in causa (azienda e committente Poste) presso il ministero del lavoro e hanno proclamato lo stato di agitazione col blocco delle ore di lavoro straordinario e supplementare”.