Appalto nel caos, stop alle rimozioni a Cagliari: carroattrezzi in garage da 10 giorni

Braccio di ferro in città sul servizio rimozioni. La ditta aggiudicataria non riesce a procurarsi i mezzi e il Comune non riesce a stringere l’accordo con la coop in possesso degli autocarri: “Rischio esplosione di illegalità nelle strade”


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L’appalto per il servizio rimozioni è nel caos. I carroattrezzi da oltre 10 giorni sono in garage restano dopo circa 30 anni di servizio ininterrotto, col rischio di vedere trionfare l’illegalità nelle strade cittadine. La ditta romana aggiudicataria dell’appalto, a causa del Covid non riesce ad entrare in possesso dei mezzi e ha rinviato l’entrata in esercizio a settembre. Il Comune nel frattempo ha avviato una trattativa con la ditta L’Assistenza di Assemini. “La trattativa è in essere”, dichiara Salvatore Di Niola, titolare de L’Assistenza, “il servizio partirà a breve, interpellerò l’azienda uscente”.

Ma è proprio questo il punto. Perché l’azienda uscente, la coop Servizi e Trasporti che da 5 anni gestisce l’appalto e dà lavoro a 10 famiglie, sembra essere l’unica attualmente in possesso dei mezzi necessari per mandare avanti il servizio (8 autocarri di portata superiore a 3,5 t). Ed è sul piede di guerra e poco collaborativa a causa di un braccio di ferro con l’amministrazione. Nei documenti del Comune si legge che la coop Servizi e Trasporti 2000, invitata il primo giorno di aprile alla proroga del servizio, non avrebbe “risposto alla richiesta…ed ha fatto sapere che non è disponibile alla prosecuzione”. Ma dalla ditta contestano questa affermazione.

“Con nota del 1° aprile 2021 trasmessa via pec al Comando di Polizia Municipale e al Comune di Cagliari, la ST 2000 si è dichiarata immediatamente disponibile a garantire la prosecuzione del servizio mediante affidamento diretto d’urgenza, avendo – come noto all’amministrazione comunale – la disponibilità in loco del personale e dei mezzi necessari ad assicurare un regolare ed efficiente svolgimento dell’attività di rimozione dei veicoli”, dichiarano Davide Mucelli , Marco Fadda e Efisio Moi, rispettivamente presidente, vice presidente e consigliere della Servizi e Trasporti 2000. Però “nonostante la manifesta ed espressa disponibilità”, aggiunge la coop, “non abbiamo ricevuto alcuna risposta dal Comando, né alcun invito per l’affidamento diretto che è stato pubblicato il 10 aprile 2021 sul sito del Comune in favore di una ditta che parrebbe non avere la disponibilità dei mezzi necessari. Il risultato è che il servizio oggi risulta sospeso con grave pregiudizio per l’utenza”.

La cooperativa ricorda di aver sempre assicurato “anche in piena pandemia” – il regolare svolgimento del servizio: giorno, notte e festivi. “Non abbiamo chiuso un solo giorno e questo, inevitabilmente, ci ha procurato una perdita di circa 300 mila euro sugli introiti, in quanto le vecchie tariffe erano ormai antieconomiche per il tipo di servizio richiesto e garantito in regime di proroga. Infatti, vista l’impossibilità della ditta aggiudicatrice di reperire i mezzi necessari per l’espletamento del servizio – nonostante fossero espressamente richiesti nel bando di gara – il 30 dicembre 2020  ci è stato prorogato il contratto (alle medesime condizioni) fino al 31 marzo 21 per consentire alla Cosir di approvvigionarsi dei mezzi necessari per l’espletamento del servizio. Dobbiamo rilevare che, in diverse occasioni, abbiamo ricevuto richieste perché vendessimo i nostri mezzi a prezzi a dir poco irrisori (5 carri attrezzi a 20 mila euro complessivi). Richieste che, dignitosamente, abbiamo ignorato”.

La società dunque afferma di essere disponibile a proseguire il servizio, non in proroga, ma mediante affidamento diretto “in quanto in possesso dei requisiti richiesti per lo svolgimento del servizio, nonché dei mezzi (8 autocarri di portata superiore a 3,5 t) e del personale.

“Non vogliamo fare polemica”, concludono, “ed infatti fino ad ora abbiamo mantenuto il riserbo ma viene spontaneo domandarsi: innanzitutto perché i problemi relativi al Covid sussistano solo per Cosir srl ma, e soprattutto, perché avendo noi i requisiti richiesti e cioè personale competente e qualificato nonché mezzi in numero più che sufficiente per lo svolgimento del servizio, quest’ultimo risulta ancora sospeso? Il nostro intento è solo quello di lavorare e di farlo onestamente come abbiamo sempre fatto”.

 

 


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