Appalti servizi di facchinaggio: dimezzati stipendi, a rischio posti

Pronti a scendere in piazza per fare valere i loro diritti, si danno appuntamento mercoledì 13 luglio alle 10 in via Roma, sotto la sede del Consiglio Regionale: “Ci vogliono dimezzare lo stipendio, basta con questi contratti che mettono in ginocchio i lavoratori”

Sono pronti a scendere in piazza per fare sentire le loro ragioni. Per il diritto al lavoro, per dei contratti dignitosi. Sono le decine di lavoratori degli appalti dei servizio di facchinaggio, trasporti, portierato della Regione Sardegna che temono per la loro situazione lavorativa. Sono previste delle pesanti sforbiciate ai loro contratti: dimezzato lo stipendio.  Si passa dalle attuali 9 euro lorde all’ora, a quattro, per fare le stesse ore. E addio alle quattordicesima. Alcuni di loro temono per il posto di lavoro, ad altri verranno dimezzato le ore lavorative.

Si tratta dei nuovi contratiti fiduciari che prevedono una serie di cambiamenti. Insomma una situazione di profondo malessere che non li lascia dormire sonni tranquilli. Sono giovani, sono padri e madri di famiglia, sono persone che vorrebbero costruirsi un futuro, crearsi una famiglia, e chi ce l’ha già mantenerla dignitosamente.

Per questo motivo scenderanno in piazza il 13 luglio, dalle 10 alle 13, sotto la sede del Consiglio Regionale in via Roma. “Non saranno presenti i sindacati- chiariscono -chiunque abbia voglia di partecipare e sostenerci è il benvenuto”.

Piermattia Mazzuzi, cagliaritano, 34 anni,  portavoce del gruppo, da 14 anni lavora negli appalti dell’azienda di facchinaggio dice: “Stiamo cercando tutte la strade per potere risolvere la situazione appalti e soprattutto mettere fine all’applicazione di questi contratti che mettono in ginocchio il lavoratore. Vista la situazione  disastrosa, cercheremo di incontrare il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau per discutere sulle problematiche legate al mondo degli appalti, e far valere i diritti che si stanno perdendo.” 

(foto originale Youreporter.it)