Dopo la prima tranche nello scorso dicembre, riparte nel nuovo anno la seconda edizione de Le Meraviglie del Possibile – Scena Open Source, il Festival Internazionale di Teatro, Arte e Nuove Tecnologie, organizzato e curato a Cagliari da Kyberteatro, lo spin-off con cui L’Aquilone di Viviana svolge le attività teatrali e “tecnologiche”, sotto la direzione artistica di Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo. A ospitare tutti gli appuntamenti della rassegna, fino al 31 gennaio, lo Spazio OSC – Open Scena Concept (via Newton 12), il centro di ricerca, sviluppo e produzione artistico-tecnologica della compagnia.
Un Festival “multiplo”, Le Meraviglie del Possibile, che comprende una parte più strettamente “spettacolare”, con performance e installazioni che mettono in relazione teatro, danza, musica e nuove tecnologie (sono già stati ospiti la compagnia spagnola Konic Thtr, che ha fatto storia in questo campo, e il giovane artista multimediale Andrea Giomi) e una “pedagogica”, con workshop e conferenze. Il Festival si avvale di un comitato scientifico-tecnologico composto da Francesca Mereu (architetto e artista digitale), Ramon Pilia (fisico), Andrea Mameli (ricercatore del CRS4 e divulgatore scientifico).
Il prossimo appuntamento è fissato per il 15, alle 19, con la conferenza “Nuove tecnologie per le imprese creative e culturali”. Intanto, sono aperte le iscrizioni per L’ABBANDONO, workshop rivolto ad attori, registi e scenografi a cura di Taverna Est Teatro e diretto dalla regista Sara Sole Notarbartolo, previsto dal 22 al 24 gennaio (la durata complessiva è di 18 ore). Il workshop sul tema de “L’abbandono”, realizzato precedentemente a Torino, Napoli, Palermo e in altre città italiane, giunge ora a Cagliari, ed è parte del percorso drammaturgico per la messa in scena di “VAS”, il nuovo spettacolo di teatro e nuove tecnologie di Taverna Est Teatro, scritto e diretto dalla stessa Notarbartolo. VAS è l’acronimo di Visual Analogic Scale, la scala visiva con cui si misura il dolore, perno del lavoro. Lo strumento per esplorarlo è proprio l’abbandono, inteso sia come senso di vertigine che come idea di affidamento totale.
Le adesioni devono pervenire entro il 15 gennaio, contattando i numeri 070 8607175 – 346 6267735 o la mail [email protected]. L’esito scenico finale del workshop è in programma il 24 gennaio.
Nel progetto laboratoriale il dolore dell’abbandono diventa mezzo di trasformazione, scintilla propulsiva, e la chiave di lettura è proprio la VAS, che dà la possibilità di accedere in maniera immediata a ciò che è “indicibile”, con la stessa urgenza e la stessa necessità con cui gli attori in scena si trovano a misurarsi con un’amplificazione del proprio corpo, resa possibile grazie all’utilizzo di una scenografia tecnologica con la quale i partecipanti al workshop saranno chiamati a confrontarsi.
Il Festival “Le Meraviglie del Possibile” è realizzato con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato alla Cultura), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura), e il contributo di AC/E (Accion Cultural Espanola), Cagliari Capitale italiana della Cultura 2015, dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, Università di Cagliari (Facoltà di Scienze della Comunicazione e Dipartimento di Matematica e Informatica), CRS4, IED, FabLab Cagliari, Open Campus Tiscali, Comitato ScienzaSocietàScienza, Linguaggio Macchina, Festival Cinematica.
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