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“Antonello Lai è stato aggredito, si vede nel video: i titolari del locale sbagliano, ora la verità”. Lo afferma l’avvocato Mario Canessa, che difende ziu Lai in questo scambio incrociato di accuse dopo la serata a Is Mirrionis,. “In un video che circola su tutti i social- scrive l’avvocato- si vede il giornalista Antonello Lai che, dopo essere stato aggredito e picchiato violentemente da un nutrito gruppo di persone, percorre barcollando alcuni passi per poi, in conseguenza dei colpi subiti, abbattersi a terra “a corpo morto”.
Se la mancata visione del video potrebbe rendere, se non condivisibile (conoscendo la professionalità e l’umanità di Lai ) almeno comprensibile, l’estrema prudenza nell’aggettivare come “presunta” l’evidente aggressione e dare atto dell’esistenza “di diverse versioni” , sostenere invece che non “non si è verificato alcun pestaggio o aggressione”, come scritto nel
comunicato diffuso dal legale dei titolari di certo “Locale Mamu 138” , citando a conforto proprio la visione del filmato il cui contenuto ho appena
sopra sintetizzato, non trova alcuna giustificazione.
O meglio, proclamare l’estraneità ai fatti di persone riferibili al predetto locale, partendo dalla negazione di una incontestabile aggressione ,
raggiunge inevitabilmente il risultato opposto e cioè quello di legittimare il contrario sospetto.
I titolari del locale avrebbe potuto semplicemente comunicare l’ estraneità loro e del proprio personale ai fatti e sarebbero state (come saranno) comunque le indagini in corso che dovranno accertare l’identità degli autori dell’aggressione, sia a livello di esecuzione materiale che di istigazione e, eventualmente, i loro legami con il locale”.