Antitrust: maxi-multa da 29 milioni di euro a Cin e Moby

“Abuso di posizione dominante”. L’antitrust sanziona le due società del gruppo Onorato. Cappellacci: “Ora Governo e Giunta regionale non facciano gli struzzi”


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“Abuso di posizione dominante”. L’antitrust sanziona le due società del gruppo Onorato: scatta una multa da 29 milioni 202 mila e 673, 73 euro. La segnalazione era partita da imprese di logistica e trasporto marittimo sarde e nazionali e riguardava le tratte (Nord Sardegna-Nord Italia, Nord Sardegna-Centro Italia, Sud Sardegna-Centro Italia). Secondo la delibera dell’Authority si tratterebbe di “abuso di posizione dominante consistente in un’unica strategia tesa all’esclusione dei concorrenti, attuali e potenziali, nei mercati rilevanti, intenzionalmente realizzata per il tramite di un’azione di boicottaggio diretto e indiretto nei confronti delle imprese di logistica che si erano rivolte ai concorrenti, per scoraggiare dall’avvalersi dei loro servizi di trasporto marittimo”. L’Antitrust ha invitato Cin e Moby e a porre fine a i “comportamenti distorsivi.

 “Ora Governo e Giunta regionale non facciano gli struzzi. Così Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, commenta la sanzione inflitta dall’antitrust alla Moby ed alla CIN. “La ‘composita e aggressiva condotta anticoncorrenziale’ rilevata dall’Autorità non lascia adito a dubbi circa l’esistenza di un sistema che calpesta le regole del libero mercato e penalizza la Sardegna: insomma, tutto quello che abbiamo denunciato in questi anni e l’esatto contrario della realtà descritta dal duo Renzi-Onorato alla Leopolda 2015. Questo sistema deve essere scardinato per voltare pagina con una politica dei Trasporti marittimi veramente orientata alla continuità territoriale per le persone e per le merci e nel rispetto di quel libero mercato lontano anni luce dal ‘quasi monopolio’ instaurato in questi anni. Per cambiare davvero occorre anche che sia la Sardegna a decidere rotte, frequenze e tariffe della continuità territoriale affinché  finalmente cada quel ‘muro di Berlino’ che divide l’isola dal resto del Paese. Stiamo preparando una proposta di legge – ha concluso il deputato – per raggiungere questo obiettivo e trasferire le funzioni e le risorse della continuità marittima dallo Stato alla Sardegna”. 

 


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