Svolta antifascista a Cagliari, Caruso: “Follia antidemocratica”

Attacchi da destra contro la proposta di mozione al Comune di negare spazi e contributi pubblici ai “non antifascisti”. Secondo il leader del Movimento Sociale Sardo il provvedimento è “anticostituzionale”


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Svolta antifascista a Cagliari. Arrivano le prime reazioni. Attacchi da destra contro la proposta di mozione al Comune di negare spazi e contributi pubblici ai “non antifascisti”.

“Mi lascia di stucco il tentativo folle, anticostituzionale e antidemocratico, che andrebbe vagliato anche dal punto di vista legale, di discriminazione per via delle idee poliche che il PD di Cagliari vorrebbe perpetrare contro chi non si dichiara “antifascista”, dichiara Daniele Caruso, leader del Movimento Sociale Sardo, “se un individuo o un gruppo di individui non si dichiara antifascista non ha gli stessi diritti di chi si dichiara tale? È un atto di gravissima arroganza, per i contenuti e per sua la portata istigatoria. Il PD prenda le distanze dai firmatari. O forse stanno cercando di rastrellare il voto di qualche antifa, i socialdemocratici?

Vorrei ricordare”, aggiunge, “ai firmatari che la Mancino, art.4, sanziona “chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche” e la Scelba specifica che si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista (tra gli altri casi alternativi) propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione. Mi pare che rientriamo nelle fattispecie, o no? Mi son sempre chiesto se basti dichiararsi “antifascisti” per non vedersi applicate le norme che reprimono il “fascismo”.

“Ecco le priorità per il centrosinistra”, commenta Pierluigi Mannino, consigliere comunale #Cagliari16, “combattere un nemico inesistente. Della serie “il popolo chiede pane”.


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