Ansia per Susanna Porcu, la 29enne scomparsa a Londra: “Aveva paura che potesse capitarle qualcosa di brutto”

La giovane di Assemini ha chiamato al bar dal quale si è licenziata, dicendo che si trovava in ospedale, ma non c’è nessuna certezza. Le paure della madre Alessia Locci: “So che non stava bene, forse le sono tornati alcuni problemi di salute. Aveva scritto le sue password dei social alla sorella, dicendole di utilizzarle se le fosse capitato qualcosa. Le ha detto che ci amava tutti ed è sparita”


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Diventa molto fitto il mistero attorno alla scomparsa di Susanna Porcu, la 29enne di Assemini che da cinque anni si era trasferita a Londra. La ragazza sarebbe stata ricoverata in un ospedale. A dirlo è la madre, Alessia Locci: “Ha chiamato nel suo ex posto di lavoro dicendo che era in ospedale, il manager le ha chiesto dove si trovasse e si è chiusa la chiamata”. La giovane conviveva con un compagno, italiano: “È stato lui a raccontarmi che Susanna, nelle ultime settimane, alternava momenti di tranquilla a momenti di rabbia. Forse le sono tornati dei problemi di salute  che, un anno fa, l’avevano portata ad essere bloccata dalla polizia in una strada di Londra perché stava urlando”. Probabile. O forse il motivo della sparizione è un altro: “Ho parlato con il consolato italiano a Londra per segnalare la scomparsa di mia figlia. Prima sono andata in questura, a Cagliari, per fare la denuncia di scomparsa. Ho scritto che Susanna, ultimamente, si era avvicinata al mondo delle religioni orientali, frequentava ambienti buddisti. Il suo ex compagno è stato in uno dei centri nei quali andava, non distante dal bar nel quale si era licenziata, per chiedere se l’avessero vista negli ultimi giorni. Alcuni responsabili hanno scambiato qualche parola tra loro, in indiano, e poi gli hanno detto di no. Secondo lui hanno mentito”.

 

 

Ma c’e un fatto che, sicuramente, è vero. Un messaggio spedito dalla giovane, i chat privata Facebook, alla sorella: “Le.ha scritto tutte le password dei suoi account social e della email, dicendole di utilizzarle se si fosse trovata nei guai. Poi le aveva scritto che la amava”. Era il 13 giugno. Da quel momento, buio totale, a parte l’avvistamento all’ospedale. “Sono molto preoccupata, mia figlia potrebbe trovarsi nei guai o essere finita in giri strani. Spero, quanto prima, di avere sue notizie”.