Angelo Bonelli e Pino Aprile: il Sud visto da due punti di vista

L’intervista ai due autori presenti al decimo Festival letterario di San Bartolomeo – VIDEO


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Incontrare Angelo Bonelli e Pino Aprile al 10° Festival letterario di San Bartolomeo non è affatto casuale: è dovuto alla tenacia e all’entusiasmo del suo attuale  Direttore Artistico e organizzatore Vincenzo Di Dino, che ogni anni, nonostante le mille difficoltà, riesce a deliziarci con presenze autorevoli e di calibro nazionale.

L’intervista che segue è quindi una sintesi volta a presentare le nuove pubblicazioni dei due autori: Bonelli, parlamentare dei Verdi, presenta  GOOD MORNING DIOSSINA  inchiesta  inquietante di una Italia sempre più scossa dagli scandali legati alle Eco-mafie soprattutto al Sud. Il caso Taranto ne è l’emblema: un territorio in cui è stato tolto agli abitanti, il sacro santo diritto alla “respirazione” con buona pace di coloro che muoiono ogni anno di cancro. Operazione condotta con il ricatto morale di poter contare su uno stipendio sicuro per tutta la vita. 

Aprile presenta invece una amara analisi, ma non priva di humor tutto meridionale, che già si avverte nel titolo:  TERRONI ‘NTERNESCIONAL . Aprile si districa storicamente tra dati e citazioni e teorizza una nascita della Questione meridionale in Sardegna. Una Sardegna mai esistita già dai tempi dell’Unità D’Italia. Un Regno delle due Sicilie, in oltre, vilipeso e incorpato in una realtà che rifiutava. Fino a raggiungere la convinzione che oggi, per volontà di pochi e virtuosi governi, si voglia ripetere l’esperienza ai danni di un Sud mediterraneo, in Europa. Alla ricerca di una questione Meridionale tutta europea, la Germania e pochi altri traggono profitto dalla sciagura dei cosidetti paesi Pig  quali Italia, Grecia, Spagna e Portogallo. Ma anche l’Irlanda anche se  è l’unica a starne fuori geograficamente.

 La stessa Germania, ricorda Pino Aprile, ai tempi della caduta del  muro di Berlino, ha innescato un saccheggio della ex DDR a beneficio della Germania Ovest, più organizzata e per niente contenta di entrare in un contesto competitivo di aziende e persone a costo prossimo allo Zero.

Quindi man bassa di tutto, incluse le aziende, seppur funzionanti e all’avanguardia, acquistate in occidente per farle chiudere poco dopo. Oggi la realtà è che i tedeschi dell’Est debbano contentarsi di uno stato sociale che ne garantisce la sopravvivenza tra benefici e pensioni che però gli esclude dal tessuto produttivo.

Non a caso Pino Aprile fa notare come la vera e massiccia attività controffensiva intellettuale contro malgoverno e istituzioni ladre, è molto più frequente al Sud (contro terra dei fuochi, Taranto, Porto vesme) che al Nord ove il problema spesso non è avvertito come una emergenza sociale. (Foto-Servizio del giornalista Alessandro Congia e di Antonio Lai – TG Tour in esclusiva per preprod.castedduonline.localmente.it).