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Un’aritmia cardiaca. È stata questa la causa principale della morte di Andrea Musiu, il calciatore ventenne scomparso sabato sera durante una partita al Vecchio Borgo Sant’Elia. Fatale un infarto, quindi: è quanto è emerso dalla autopsia, eseguita dal medico legale Roberto Demontis, al Policlinico di Monserrato. Esami lunghi e minuziosi, durati quattro ore: per sapere nel dettaglio la causa del decesso (se cioè si tratta di una bradicardia, una tachicardia o una extrasistolia) sarà necessario attendere l’esito degli esami istologici. Intanto, la conferma che si tratti di un problema cardiaco fa il paio con quanto detto, sin da subito, anche dai dirigenti della Ferrini Calcio: Andrea Musiu era fermo da un anno per dei problemi al cuore, e avrebbe dovuto ricominciare con gli allenamenti a breve. Dottor Demontis ha già comunicato gli esiti al pm Danilo Tronci, che a breve disporrà la restituzione del corpo alla famiglia.
Il funerale sarà, salvo rinvii, mercoledì pomeriggio a Selargius. Musiu era originario di Settimo San Pietro ma si era trasferito con la famiglia già da anni a pochi chilometri dal capoluogo sardo. Gli amici hanno organizzato una raccolta fondi: “È per aiutare i genitori con le spese del funerale. Tutti i soldi andranno a loro”. Chiunque volesse donare può farlo a questo link: https://gf.me/v/c/4srp/andrea-musiu.
Intanto, vanno avanti le indagini della procura, che aveva aperto un fascicolo, contro ignoti, per omicidio colposo: i giudici vogliono sapere chi ha organizzato la partita e se si trattasse di un memorial, come emerso in un primo momento da vari dichiarazioni, o una gara calcistica tra amici.