Porta a porta a Cagliari già partito anche in via Dante – una strada votata al commercio, e allora il Comune ha deciso di non piazzare i maxi mastelli condominiali, ogni famiglia ha solo quelli piccoli -. Anche Andrea Ferrero, 48enne non vedente, non fa eccezione. E per lui diventa un problema gigantesco ritrovare, ogni mattina, il suo contenitore sul marciapiede: “Premetto che sono a favore della differenziata, è lo strumento ideale per non morire soffocati dai rifiuti. Però…”. Sì, c’è un però: “Il Comune ha classificato via Dante come strada commerciale, non dando nemmeno al mio condominio i grandi mastelli, e allora sono costretto a portare giù quello piccolo ogni sera e, l’indomani mattina, tastarli tutti, sporcandomi, per ritrovarlo”. Ad onor del vero c’è una scritta in braille sopra ogni mini mastello, ma i caratteri stampigliati non sono quelli del nome e cognome del proprietario, bensì la spiegazione della spazzatura che può contenere, come l’”umido organico”.
Una bella grana, quella di Ferrero: “I rischi igienici ci sono tutti, sarei anche disposto a pagare i famosi sette euro a una ditta privata che me lo svuota e, ogni mattina, lo ritira. Il Comune deve prendere in considerazione i casi di disabili e anziani in difficoltà e venirci incontro”. Tra email e telefonate, poi, il 48enne non sa più a che santo votarsi: “Dagli uffici comunali mi hanno detto di rivolgermi al mio amministratore di condominio, chissà come andrà a finire questa vicenda”.