Amianto in Sardegna? “Tutto regolare, sono terre con pezzettini di eternit e vecchie pietre”

Raffaele Garau, amministratore delegato della Riverso, a Radio Casteddu: “Da anni le conferiamo in discarica, venerdì avremo un incontro per illustrare le procedure e smaltimento nel rispetto delle leggi”


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 Amianto in Sardegna? “Tutto regolare, non è amianto in polvere ma terre che contengono pezzettini di eternit e vecchie pietre usate per i binari. Da anni vengono conferite in discarica senza alcun problema”. A Radio CASTEDDU, l’ingegnere Raffaele Garau, amministratore delegato della discarica di Carbonia “Riverso”, spiega: “Venerdì ci sarà un incontro importante a Carbonia per illustrare le procedure di lavoro e di smaltimento nel rispetto delle leggi. Sono terre che contengono pezzettini di Eternit, il vecchio cemento amianto, significa che contengono un amianto inertizzato, e pietrisco ferroviario. Quando sono state costruite le reti ferroviarie, l’estrazione è avvenuta da dei siti che avevano una componente amiantifera. Successivamente, dopo che l’amianto è stato dichiarato fuori legge, anche queste pietre, che hanno al loro interno una componente, sono considerate rifiuti ma, di fatto, sono delle pietre. Quando si dice amanto in polvere è del tutto errato, perché quello non può assolutamente entrare nella nostra discarica e non è mai entrato. Entra sotto forma di amianto compatto, cemento-amianto, oppure all’interno di queste pietre che contengono una componente amiantifera. Dell’amianto, quello in polvere, quello pericoloso se inalato, non c’è nessuna discarica in Sardegna che lo può accogliere; in Italia ce n’è soltanto uno per l’esattezza è in Piemonte. Quindi l’amianto in polvere in Sardegna non può assolutamente entrare e ogni volta che ci sono delle componenti deve essere esportato fuori dall’Isola”.
Ma le polemiche di questi giorni da cosa sono nate? “Non saprei neanch’io, il discorso per quanto riguarda i carichi di queste due tipologie di rifiuti arrivano regolarmente, quotidianamente in discarica oramai da circa due anni e mezzo senza nessun problema, con tutti i controlli del caso. Quando entrano, quando partono dal sito di produzione non è che le terre arrivano sciolte: nel momento in cui vengono prodotte nei luoghi della bonifica, vengono trattate attraverso delle sostanze che impediscono che eventuali fibre presenti possano uscire e  vengono racchiuse dentro a dei sacconi impermeabili. Quindi da noi arrivano trattate e dentro a sacconi impermeabili, la composizione del rifiuto stesso è compatta. Niente da temere quindi. Dimostreremo le autorizzazioni, come permettere la legge, e tutti i controlli che sono stati effettuati dall’inizio dell’attività della discarica, 36 verbali ufficiali, infiniti controlli e mai a nessuno di questi è stato attestato una minima criticità ambientale, quindi sono tutti controlli assolutamente positivi. Saremo a disposizione per chiunque vorrà chiedere qualcosa”.
Risentite qui l’intervista del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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