Altro che città felice,Cagliari perde 27 mila abitanti: la grande fuga

Fuga inarrestabile da Cagliari: in un ventennio la città ha perso 27 mila abitanti

La fuga dei residenti da Cagliari sembra inarrestabile anche se il 2014 registra un piccolo incremento con 154.712 abitanti contro i 154.564 del 2013.
Ma analizzando i dati per decenni i numeri fanno veramente paura. Infatti nel 1995 il capoluogo della Sardegna contava 181.562 abitanti, nel 2005 i residenti erano 160.870 per arrivare ai 154.712 abitanti dell’anno scorso. Una fuga biblica perché perdere 27 mila abitanti in un ventennio è una cifra per cui chi ha amministrato la città in quegli anni ha delle indubbie
responsabilità in quanto non si possono far scappare tanti cittadini senza pensare a un rimedio per trattenerli.
Per il nuovo sindaco, che il popolo deciderà di eleggere in primavera, al primo posto ci dovrà essere proprio il tentativo di frenare l’esodo di abitanti dalla città e mettere in atto una politica attiva per farne rientrare il più possibile. I motivi della fuga sono molteplici e tutti legati ai prezzi dei locali sia in affitto, sia in vendita dovuti anche alla mancanza di nuove abitazioni del tipo ad
edilizia agevolata e alla mancanza di un piano di espansione della città per sfruttare in modo moderno le porzioni di territorio che ancora rimangono.
La politica di cercare di far occupare le tante case sfitte in città non ha dato, e non darà, mai dei buoni frutti perché le giovani coppie, per esempio, preferiscono, anche a parità di prezzo, allontanarsi dal capoluogo e avere una casa con tutti i comfort, compresi i posti macchina: cosa che le residenze libere a Cagliari non offrono sicuramente.
Allora la politica dall’attuale Giunta di bocciare i nuovi insediamenti non ha dato i suoi frutti e non c’è stata neanche una spinta decisiva all’edilizia agevolata che ha il compito di calmierare i prezzi che rimagono proibitivi e per questo favoriscono ancora la fuga dalla città.
Non sembra finora che i sindaci in corsa per essere eletti in primavera abbiano inserito nel loro programma la lotta alla diminuzione degli abitanti e questo sembra un errore. Errore perché quegli abitanti che non risiedono, in maggioranza vengono a Cagliari per lavorare e per altri motivi aggravando i costi del bilancio comunale perché si deve provvedere a fornire dei servizi di
gran lunga superiori ai residenti senza però incassare la contropartita in tasse.
Ai sindaci in campagna elettorale quindi lanciare le idee per risolvere il problema che, anche con la città metropolitana, assume un’importanza decisiva per lo sviluppo futuro di Cagliari e della sua economia.


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