Una rotatoria tra via Curie e via Corsica, l’istituzione di una Zona 30 e la presenza di vigili all’ingresso e uscita dalle scuole. Sono alcune delle soluzioni proposte da due consiglieri comunali, Ferdinando Secchi e Giovanni Dore, per migliorare la sicurezza stradale di via Curie e via Venezia. “Tra i residenti e i genitori dei bambini che frequentano le strutture scolastiche della zona c’è molto malcontento – spiega Secchi, Sardegna Pulita – Troppo spesso assistono o sono protagonisti di incidenti stradali più o meno gravi”.
Le richieste. “Si chiede la fattibilità di interventi urgenti a basso costo come la presenza di vigili urbani, in orario di ingresso e uscita dalle scuole (nell’incrocio via Venezia-via Curie), la presenza di nonni vigile per aiutare i bambini ad attraversare anche nella via Curie, l’ installazione di dissuasori sonori e di dossi in gomma per limitare la velocità. M anche la realizzazione di una rotatoria nell’incrocio via curie via Corsica sfruttando, eventualmente, anche la parte residuale d’angolo del terreno comunale incolto di via Corsica compreso magari lo studio di riqualificazione dello stesso con trasformazione da sterrato a zona verde e parcheggi. Ciò consentirebbe di interrompere il lungo rettilineo in discesa dove le macchine prendono velocità, migliorando, di fatto, anche la sicurezza dei due incroci limitrofi di via Curie con via dei colombi e con via Cagna.
Un altro provvedimento di cui si richiede la fattibilità è la valutazione dell’istituzione sperimentale di una zona 30, misura che normando la minore velocità delle auto, permette una migliore integrazione con gli altri fruitori degli spazi cittadini, biciclette e pedoni. L’utilità e l’importanza di questa misura è riconosciuta a livello istituzionale in quanto permette la moderazione del traffico conciliando le diverse funzioni che le strade interne agli ambiti residenziali possono ospitare, attraverso un’adeguata progettazione dell’infrastruttura viaria mirata al controllo delle velocità dei veicoli motorizzati. Le Zone 30 fanno parte di un più ampio piano UE che, come affermato nei documenti del Parlamento europeo, comporta la riduzione del 40% nel numero di incidenti stradali”.