La telefonata a Massimo Zedda gliel’ha fatta circondata dal suo staff, con la serenità e il sorriso che l’hanno sempre contraddistinta sin dal primo giorno della campagna elettorale: “Tanti auguri, Massimo, e collaboriamo insieme per il bene di Cagliari”. Alessandra Zedda ha ammesso la sconfitta, il centrodestra non arriva nemmeno al ballottaggio e perde con un distacco di poco superiore ai venti punti. Un tracollo, in altre parole, che la Zedda non nasconde: “Il trend non è stato invertito. Abbiamo partecipato lealmente e correttamente, parlando di noi e del programma, evitando polemiche sterili per denigrare gli avversari ma, anzi, proponendo una crescita con un’amministrazione sicura al femminile della nostra città. Rispetto le posizioni dei cittadini, ripartiamo da qui”. Cagliari fallisce, ancora una volta, l’obbiettivo di avere una sindaca donna, per i prossimi cinque anni, salvo ribaltoni, andrà in onda da palazzo Bacaredda il “Massimo Zedda ter”, stavolta però con l’aggiunta del Movimento 5 Stelle col quale un legame è iniziato solo negli ultimissimi anni. La responsabilità politica della sconfitta, tanti lo dicono a bassa voce, è da ricercare nei mesi scorsi, e ha il nome di Paolo e il cognome di Truzzu, tra cantieri infiniti e altre iniziative bocciate dalla maggioranza dei cagliaritani.
Alessandra Zedda, con classe, glissa in modo comunque un filo tagliente sulle responsabilità di Truzzu: “Quando ho accettato la sfida ho azzerato tutto, senza pensare alle parti più negative che ci sono state. La competizione è una nostra scelta, basta scaricare sempre sugli altri” ma “il valore negativo lo portiamo dentro e facciamo che sia tesoro per il nostro proseguo, per un centrodestra da rifondare”. Di sicuro, salvo stravolgimenti, a Alessandra Zedda attendono cinque anni da leader dell’opposizione: “Sarà costruttiva, mirata alla crescita di Cagliari. Valuteremo e saremo attentissimi per quanto riguarda l’attuazione del programma e le promesse fatte da Massimo Zedda, con la solita eleganza e correttezza che ci contraddistingue. Così hanno scelto i cittadini, avrò questo ruolo con l’onore delle armi e la voglia, sempre, di fare il bene di Cagliari”.