di Paolo Rapeanu
C’è una ragazza cagliaritana, Alessandra Scoppetta, studentessa di Psicologia di 25 anni, che per guadagnare qualche soldo alterna lo studio al lavoro di babysitter e l’assistenze a un anziano, tra le nuove giovani “stelle” della fotografia italiana. Finita nelle grazie di Settimio Benedusi, ma soprattutto di Oliviero Toscani, grazie a tre fotografie che rappresentano “la fusione di un pensiero con l’immagine, la rappresentazione della mia vita, di ciò che penso e provo”. Corso base e intermedio, entrambi svolti a “La bottega della luce” di Alessandro Galimberti, la studentessa con la passione per la fotografia spiega che “foto e psicologia non sono distanti, quest’ultima studia la mente umana, e l’immagine è mente e pensiero. Sono molto felice, per una volta sono soddisfatta di me stessa”.
Difficile trasformare un hobby – quello della fotografia – in un lavoro, visto il boom di smartphone con i quali poter scattare immagini anche di altissima qualità e definizione? “Sì, perché la fotografia non è l’immagine ma l’idea e il pensiero, come la realizzi e chi la realizza, sennò chiunque legge un libro sarebbe un letterato e chiunque legge un libro di giurisprudenza sarebbe un avvocato”, afferma, sicura, Alessandra. Accanto a lei Alessandro Galimberti, direttore de “La bottega della luce”, in via Eleonora D’Arborea a Cagliari: “Una grande soddisfazione per la scuola e un importante riconoscimento, la macchina fotografica è ancora uno strumento fortissimo di espressione. Esistiamo da sei anni, ci crediamo tantissimo. Oggi è difficile fare imprenditoria, ai miei alunni dico sempre di crederci e di scommettere su se stessi”.