
L’ultima “partita”, per Aldo Lai, dura quarantacinque minuti: la durata del funerale nella chiesa pirrese di San Giuseppe. In centinaia, molti in lacrime, con la testa abbassata o lo sguardo perso nel vuoto, salutano per l’ultima volta il postino 66enne con la passione dello sport e del modellismo, morto mercoledì sera, stroncato da un malore proprio durante una partita del suo amato calcetto. Sopra la bara una maglia del Cagliari – numero 11, Aldinho – una sciarpa rossoblù, la pettina verde utilizzata da tanto tempo da signor Aldo e, soprattutto, la bandiera comunista. Perché Aldo è sempre stato un “compagno”, sia in campo sia nella vita.
Tra le bancate della chiesa, insieme alla moglie e ai tre figli – Mauro, Stefano e Roberto – ci sono tutti gli amici di Aldo: i tanti giovani e meno giovani che hanno giocato a calcio con lui per tanti sabati, i suoi colleghi postini e i pirresi che lo conoscevano. Don Roberto Atzori, nella sua omelia, ricorda l’Aldo di tutti i giorni: “Le parole rimangono vuote di fronte a momenti come questi. Ha sempre condiviso le sue passioni, come lo sport, con tutti, e ha avuto in dono una bella famiglia”.