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Tra le mani stringe un libro, scritto da Gianfranco Amato, dal titolo “Omofobia e eterofobia? Perchè opporsi a una legge ingiusta e liberticida”. Alberto Agus, avvocato cagliaritano e un passato politico col partito del Popolo della famiglia di Mario Adinolfi, è in prima linea al Bastione di Saint Remy con le Sentinelle in piedi, per contestare la legge, proposta, sull’omotransfobia: “C’è in gioco la libertà, quella legge vìola sette diritti fondamentali della Costituzione, come la manifestazione del pensiero, l’espressione delle proprie convinzioni religiose e, chi sarà a capo di un’associazione e avrà una visione differente della famiglia rischia una pena sino a sei anni. È, sostanzialmente, un bavaglio che viene messo alle persone, nel 2020, a settant’anni dalla Costituzione”, afferma Agus. “Vogliono imporre il reato di opinione. Ognuno è libero di fare ciò che desidera, nessuno giudica le inclinazioni sessuali, questa legge vuole imporre alla maggioranza degli italiani un modello proposto da una minoranza”.
E i diritti per tutti, e la tutela, appunto, per quelle che lo stesso Agus definisce “minoranze? “Sono già tutelate dalla Costituzione, dal codice Civile e da quello Penale che prevedono pene per qualunque tipo di violenza fisica o morale, anche per chi ha inclinazioni omosessuali. La nuova legge sarà inutile, non c’è nessun problema ad applicare quella già vigente”.