Alberghi sardi, caos sulla destagionalizzazione e sulle assunzioni

Federalberghi protesta: uno strano bando regionale con esiti decisamente diversi dalle attese


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Confermando la vitalità del sistema “Turismo”, alberghi in particolare, sono oltre 260 le aziende ricettive sarde che effettueranno molte assunzioni  nei mesi di spalla a quelli estivi, garantendo la destagionalizzazione dei flussi e creando molti posti di lavoro per 5-9 mesi all’anno. Lo sostiene Federalberghi Sardegna nel giorno in cui l’assessorato regionale del Lavoro pubblica l’elenco delle imprese beneficiarie del bando “Più turismo, più lavoro”, che sostituisce quello denominato “lunga estate”: sono 126 le imprese ammesse ai contributi e 113 le domande non analizzate per mancanza di risorse. Complessivamente il bando stanziava 7,5 milioni di euro e nel triennio e 2,5 per il 2016.

“ Sono state ammesse le domande presentate dalle aziende colpite dalla dea bendata che sono riuscite a far inserire la pratica nei primi 35 secondi di apertura del bando, senza contare le attuali connessioni internet che si trovano nell’Isola – osserva il presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca –La proposta di Federalberghi Confcommercio prevedeva uno stanziamento di oltre il doppio delle risorse per far fronte alle numerose domande attese – sottolinea – promuovendo e tutelando, come associazione, le attività delle aziende del settore, qualsiasi dimensione esse abbiano”. “Abbiamo inoltre già sostenuto – aggiunge il presidente di Confcommercio Sardegna, Alberto Bertolotti – che occorre implementare le risorse per includere tutti quelli che hanno presentato la domanda in questo bando e incrementarle ulteriormente nei prossimi bandi, inserendo anche altri settori della filiera, come i ristoranti, bar, imprese balneari etc…

Manca esprime anche qualche dubbio sulla tempistica. “Rilasciare gli elenchi il 4 agosto con le aziende impegnate nel pieno della stagione estiva e con i consulenti del lavoro in ferie mette in difficoltà seria le imprese ricettive, visto che poi la nota di adesione va presentata entro 30 giorni. Inoltre – aggiunge – si mettono a rischio i prolungamenti delle assunzioni per i mesi di ottobre e novembre per le aziende che sono escluse al momento. Alla Rgione chiediamo una risposta rapida che dia sicurezza a queste aziende che non possono decidere se mantenere i livelli occupazionali in un clima di totale incertezza


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