Al via il ventottesimo festival internazionale Time in Jazz

Tra i protagonisti Louis Moholo-Moholo, Manu Katché, Lars Danielsson, Stefano Bollani, Nguyên Lê, Oren Marshall, Kenny Barron e Dave Holland


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Prende il via sabato 8 agosto la ventottesima edizione diTime in Jazz, il festival internazionale ideato e diretto da Paolo Fresu, uno degli eventi di punta dell’estate jazzistica italiana. L’epicentro è a Berchidda (provincia di Olbia-Tempio), paese natale del trombettista, dove pulsa il cuore organizzativo (l’associazione culturale Time in Jazz) e si concentra il grosso della manifestazione, in particolare i concerti serali nella grande arena allestita in piazza del Popolo. Ma, come sempre, Time in Jazz coinvolge anche diversi altri centri del nord Sardegna – Bortigiadas, San Teodoro, Calangianus, Cheremule, Chiaramonti, Ittireddu, Loiri Porto San Paolo, Mores, Ozieri, Pattada, Posada, Sant’Antonio di Gallura, Siligo, Sorso,Telti, Tempio Pausania e Tula – a comporre un circuito di concerti che nel mattino e nel pomeriggio fa tappa di volta in volta in luoghi rappresentativi della storia, delle tradizioni o del paesaggio locali.

Si parte, sabato 8, con l’immancabile prologo del concerto a bordo di una nave della Sardinia Ferries in viaggio dalla penisola verso la terra dei Nuraghi (protagonisti Monica Demuru e Natalio Mangalavite), cui però si affianca quest’anno una trasvolata del Tirreno su un aereo di linea della Meridiana in compagnia della musica di Paolo Fresu: un’ouverture emblematica per questa edizione del festival che sceglie come titolo (e leitmotiv) “Ali”.

Con questo tema prosegue dunque il percorso iniziato l’anno scorso all’insegna dei “Piedi”, in una continuità che Fresu sintetizza nelle sue note di presentazione citando un famoso aforisma dell’artista messicana Frida Kahlo: “Pies, para que los quiero si tengo alas para volar” (“A cosa mi servono i piedi se ho ali per volare”). Perché, come ricorda il direttore artistico, “è con questa metafora che lo scorso anno ci siamo lasciati pronti a volare verso un nuovo festival che si annuncia luminoso come il sole e volatile come una meteora. Festival composto da una infinità di piccoli tasselli che creano una galassia multiforme e multicolore disegnata da artisti, progetti, linguaggi, genti, luoghi, dialoghi, riflessioni, scambi e voci plurali”.

A spiegare le ali nel cielo di Time in Jazz sarà un cast di musicisti come sempre folto e di caratura internazionale in cui spiccano in particolare i nomi di Louis Moholo-Moholo, Manu Katché, Lars Danielsson, Stefano Bollani, Michel Godard, Nguyên Lê, Oren Marshall, Kenny Barron, Dave Holland; e poi Dan Kinzelman, Enrico Merlin, Alexander Hawkins, Giovanni Guidi, Luca Aquino, Michele Rabbia, The Rad Trads, Dino Rubino, Vincent Peirani, Paolo Angeli, la Piccola Orchestra Gagarin.

Ma non è tutto, perché, chiuse le otto giornate berchiddesi, lunedì 17 e martedì 18 agosto ritorna Time in Sassari, consueto proseguimento di Time in Jazz che insieme al capoluogo turritano coinvolge varie località della provincia sassarese: Cheremule, Siligo e Sorso, quest’anno. Protagonisti Paolino Dalla Porta e Salvatore Maltana con Paolo Fresu, Silvia Corda, e ancora i Rad Trads e Lars Danielsson.

Più di quaranta appuntamenti musicali diversi nell’arco di undici giorni, ma anche gli immancabili eventi espositivi del P.A.V., il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu. Di particolare rilievo una grande mostra su Pier Paolo Pasolini, in occasione del quarantennale della tragica morte dello scrittore e regista. In programma anche una rassegna di opere video sul tema del volo e delle ali: Bird – Men. Il volo delle immagini, a cura di Marco Senaldi, e, come sempre, una serie di interventi urbani, performance e progetti “site specific” tra le strade di Berchidda.

Al leitmotiv delle ali si si ispira anche un altro momento immancabile del festival, la rassegna di film e documentari a cura di Gianfranco Cabiddu, che quest’anno esplora il rapporto dell’uomo con il volo fotografando esperienze di vita che, oltre l’impresa, sono capaci di mettere in relazione mondi spirituali interiori, a diverse latitudini, con la meraviglia, i colori, le storie.

Non mancano nemmeno quest’anno le varie iniziative di promozione e sensibilizzazione ambientale targate Green Jazz e realizzate in collaborazione con ISDE Medici per l’Ambiente, Ente Foreste della Sardegna e Clacsoon.

E, ancora, presentazioni di libri, conferenze, degustazioni, laboratori: è un programma fitto di appuntamenti quello messo in cantiere dall’associazione culturale Time in Jazz con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo, Ente Foreste della Sardegna), del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Fondazione Banco di Sardegna, delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri interessati, dell’Unione Europea/progetto Caras, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della Comunità Montana Monte Acuto, della Fondazione Sardegna Film Commission, con la partecipazione di Corsica Ferries-Sardinia Ferries, Unipol, Conad, Heineken/Ichnusa, Granarolo, Geasar, Meridiana, Banca di Sassari, Banco di Sardegna, Associazione i-Jazz, Puglia Sound, MidJ, Ente Musicale di Nuoro, la rivista Doppiozero, Johan & Levi Editore, le Associazioni Ascunas e Boghes de Cheremule, Festival Creuza de Mà, Le cantine del jazz (Atlantis, Consorzio San Michele, Tenute Aini, Sas Seddas), Museo del Vino, Secauto, Pincar, Fab e Mereu Auto, Jazz Hotel, Nuovo Limbara, Sos Chelvos, laeffe.

L’edizione numero ventotto di Time in Jazz può inoltre fregiarsi del patrocinio dell’UNESCO concesso dalla Commissione Nazionale Italiana (CNI) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, “in considerazione dell’alto valore dell’iniziativa”, ed è stata insignita del riconoscimento EFFE Label 2015-2016.

Da segnalare anche la media partnership con laeffe, la TV di Feltrinelli, che in occasione dei sessant’anni della casa editrice milanese seguirà Time in Jazz attraverso live streaming e la realizzazione di uno speciale nell’ambito del format “Effe come Festival”, un progetto di comunicazione e divulgazione multipiattaforma – TV e Internet – che mira a dare voce alla produzione culturale e alla creatività di dieci festival italiani selezionati, compreso appunto quello di Berchidda.


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