Tra pochi giorni inizia la gara: da Pula parte l’ottava edizione del mondiale Sardegna Rally Race che attraverserà l’Isola in 6 giorni, da un capo all’altro, passando per scenari meravigliosi come quelli di Teulada, Tonara facendo tappa a Gavoi, Fordongianus per arrivare a San Teodoro.
La sfida, che si avvale del titolo di Dakar Challange e che porterà quindi un Pilota non Professionista alla Dakar 2016, sarà per i piloti che vi parteciperanno e per gli appassionati che la seguiranno televisivamente in tutto il mondo, una delle più belle, soprattutto per i favolosi scenari che potranno ammirare in sella alle due ruote.
300 milioni fra lettori, telespettatori e internauti è l’amplificazione mediatica che raggiungerà l’evento, la stessa della Dakar, grazie a un accordo con la Dorna, società leader nella comunicazione dei grandi eventi sportivi e che cura anche la comunicazione del Moto GP. Una portata pubblicitaria enorme di cui solo i territori che ospitano i grandi eventi possono fregiarsi e una vetrina di massimo livello che difficilmente si potrebbe raggiungere.
“Il Sardegna Rally Race dimostra, numeri record alla mano, di essere la gara più amata dai Campioni, i fuoriclasse, gli amatori – afferma Antonello Chiara, che assieme a Gianrenzo Bazzu organizza la sfida motocilistica in Sardegna – Non solo grandi numeri, ma i migliori del Mondo, lo abbiamo voluto così, molto navigato, incerto, sicuro, ma il suo successo viene anche e soprattutto da un mix che è “micidiale”: la bellezza e l’assoluta particolarità del territorio. Quando si dice che la Sardegna è un Paradiso non si usa solo un luogo comune. Una Sardegna insomma che non è solo mare, come i soliti luoghi comuni, ma con un entroterra spettacolare che aspetta solo di essere scoperto e mostrato agli occhi del mondo interno”
Ed è per questo che anche quest’anno parteciperanno grandi campioni come Carlos Checa, il pilota che ha fronteggiato, e battuto, Biaggi e Rossi, volando sulle piste del Moto Mondiale e della Moto GP, e Marc Coma, vincitore quest’anno della sua quinta Dakar.
“Talvolta abbiamo pensato di cambiar aria e portare il Rally altrove – aggiunge Chiara – Ma c’è un problema: con la Sardegna abbiamo un legame che è storico e fortemente emotivo. Sono arrivato qui tanti anni fa, e questa terra mi ha preso e non ho più smesso di amarla. E questo succede anche ai piloti che tornano volentieri in Sardegna per la rinomata ospitalità locale oltre che per la bellezza del territorio.
Certo i problemi sono tanti, soprattutto logistici, per organizzare un evento del genere che abbraccia più territori, spesso demanio forestale, ma la passione degli organizzatori del Sardegna Rally Race ogni anno è sempre più forte. “Il successo della nostra competizione mondiale ha una formula che custodiamo gelosamente, intatta, cercando di migliorarla continuamente – conclude Chiara – Parlo di varianti logistiche, per rendere più facile la vita alle assistenze e agli accompagnatori, per esempio, o della scelta delle località e dei tracciati in modo da mantenere il “SRR” sempre speciale. In realtà ci sono temi su cui lavoriamo sempre moltissimo. Uno di questi è la sicurezza, che è già un primato assoluto del Sardegna Rally Race, un evento che è anche e soprattutto una straordinaria occasione di promozione dell’Isola gli occhi del Mondo intero.