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“Le grandi manovre del management Air Italy continuano a spostare attività e, quindi, posti di lavoro dalla base olbiese della compagnia verso Malpensa, con la conseguenza che, qualora tale diaspora di personale operativo non dovesse arrestarsi, ad Olbia non vi sarà più alcuna ragione di permanenza anche della sede amministrativa e dei suoi addetti”, dicono i sindacati in un comunicato congiunto.
“L’attuazione del piano di rilancio segna il passo. L’operativo estivo da e per la Sardegna è addirittura inferiore rispetto a quello dell’estate 2017.
Ancora nessuno dei lavoratori licenziati è stato richiamato in servizio e il triennio di moratoria è in gran parte ormai trascorso.
Il grido di allarme delle strutture territoriali dei sindacati firmatari degli accordi (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl T.A., Anpav e Anpac) che, nel giugno del 2016, sancirono il salvataggio di Meridiana, ha indotto l’Assessore regionale dei Trasporti Carlo Careddu a convocare i vertici dell’azienda ma, purtroppo, in assenza dei sindacati.
Data la delicatezza dell’argomento in discussione, in difetto di un reale contraddittorio, tale incontro è destinato a risolversi in un puro esercizio autoreferenziale.
E’ per questa ragione che riteniamo imprescindibile la discesa in campo anche del Presidente Pigliaru che, in più di un’occasione, non ha mancato di sottolineare l’importante ruolo della Presidenza della Giunta Regionale la quale, insieme all’Assessore Careddu e al Ministro Delrio, avrebbe contribuito all’atteso closing della joint ventur con la compagnia aerea del Qatar garantendo che la Sardegna sarebbe rimasta centrale nel progetto di rilancio della compagnia e che gli asset sardi della compagnia sarebbero stati addirittura implementati permettendo così il riassorbimento di gran parte degli esuberi.
E dunque, se sono reali i meriti ribaditi dall’esecutivo regionale nel salvataggio della Compagnia aerea sarda, anche per il Presidente Pigliaru che li ha rivendicati, è giunto il momento di pretendere il rispetto di quegli accordi sottoscritti in garanzia anche dai Ministeri dello Sviluppo Economico, del Lavoro e dei Trasporti.
Per quanto sopra è imprescindibile che all’incontro con l’azienda partecipi, oltre all’Assessore dei Trasporti, anche la massima Autorità Regionale e che tale incontro si svolga in contradditorio con i rappresentanti dei lavoratori che hanno onorato la propria parte dell’accordo con centinaia di licenziamenti, ingentissimi tagli dei salari, demansionamenti e trasferimenti forzati”.