Agricoltori e allevatori stremati dalla siccità, in 2000 protestano a Cagliari: “I nostri animali rischiano di morire”

La rivolta delle campagne arriva sino al cuore del capoluogo sardo. Non solo il grave problema della poca acqua, ma anche i danni causati dalla fauna selvatica: “Siamo allo stremo”


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Migliaia di agricoltori e allevatori, almeno duemila, hanno marciato con i trattori da tutta la Sardegna sino a Cagliari per la grande manifestazione che ha chiuso il mese di mobilitazione della Coldiretti, legato soprattutto al dramma della siccità e dei danni, sempre più ingenti, causati dalla fauna selvatica. I trattori sono arrivati sino a viale Trento, davanti al palazzo della Regione, dove è stato allestito un palco. Dalla fauna selvatica alla siccità, passando per la burocrazia e i pagamenti, la politica comunitaria e la gestione dell’acqua. Sono tanti i temi in discussione per una manifestazione rivolta “sia alla protesta ma anche alle proposte” spiega il presidente Coldiretti Battista Cualbu. “L’agricoltura è allo stremo tra fauna selvatica e siccità, ci sono tantissimi agricoltori e allevatori che devono fare la spola per garantire di avere l’acqua per i loro animali che rischiano di morire”
“Anche dalla burocrazia chiediamo bandi e procedure più snelli e facili da comprendere. Bisogna mettere a disposizione delle campagne anche servizi digitali e tutto ciò che occorre per aiutare l’economia che ruota attorno all’agricoltura”, ha aggiunto il direttore di Coldiretti, Luca Saba. E, intanto, in tutta la Sardegna ci sono ancora 271 aziende agricole che hanno subìto gravi danni e che attendono di avere i ristori e gli aiuti promessi dalla Regione.


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