“Addio Valle d’Aosta, meglio Cagliari: qui sono diventato titolare di una storica barberia”

La nostalgia per l’Isola ha portato Mirko Congiu, 32 anni, a ritornarci dopo vent’anni di “esilio” con la famiglia a Verres, paesino di 2600 abitanti al confine con la Francia: “A Villanova ho rilevato l’attività storica aperta nel 1958 da Francesco Montis. Le montagne non fanno per me. Cari giovani, in Sardegna si può fare tutto: basta provarci”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Un altro caso di “cervello imprenditoriale” di ritorno: Mirko Congiu, 32 anni, saluta Cagliari quando ha solo dieci anni per trasferirsi con la sua famiglia in Valle d’Aosta, a Verres, 2600 anime al confine con la Francia. Lì cresce, studia e si specializza come parrucchiere “grazie a mia madre”. Poi inizia a girare per il mondo: “Sono stato due anni a Valencia, ma è molto meglio Cagliari. Le montagne non fanno per me”, afferma, “ecco perchè ho preso in mano quella che è stata una storica barberia di Villanova a Cagliari, in via San Domenico, gestita sin dal 1958 da Francesco Montis. Mi sarebbe dispiaciuto troppo vederla chiusa, così ho deciso di portare avanti questa sfida. Sono andato via dalla Valle d’Aosta perchè non ho mai perso le mie radici sarde, e Cagliari è una stupenda città del sole”. Da due mesi circa taglia barbe e capelli in un locale che, rispetto al passato, non ha quasi modificato. Come mai? Semplice: “I clienti che vengono qui hanno iniziato a tagliarsi i capelli da piccoli, sopra il ‘cavallino’. Questa barberia è un pezzo d’arte da non stravolgere”, afferma deciso Congiu.

 

Affitto mensile da pagare, tutto il resto o quasi è ricavo: “Certo, nel nord Italia circolano più soldi, ma Cagliari è imbattibile per quanto riguarda la qualità della vita, non c’è una città bella come questa”. I suoi genitori e i suoi fratelli “vivono sempre in Valle d’Aosta, si sono sistemati e sono contenti lì, mentre io sono felice qui. Ai miei coetanei dico che è giusto andare per il mondo, imparando lingue e facendo esperienze lavorative, per fare ciò che più piace”. Tuttavia, “in Sardegna si può comunque fare tutto, basta provarci”.


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