Se n’è andato un uomo importantissimo per la Sardegna, un artista di fama mondiale, uno scultore tra i più innovatori, ma anche un artista a tutto tondo. Ricoverato in ospedale, proprio questi giorni in cui, come sempre, la sua casa laboratorio si apriva per un’importante evento artistico, è spirato poche ore fa, dopo che con grande dignità e coraggio aveva combattuto a lungo con la sua malattia.
Era un uomo di umili origini, figlio di contadini, di cui sempre aveva conservato il tratto umile ed umano, con quella sua parlata diretta, spesso in sardo, e le parole semplici della sua immensa umanità.
Una borsa di studio vinta da ragazzo lo aveva fatto accedere all’Istituto d’Arte e da qui la sua vita si è indirizzata allo studio artistico, frequentando il Magistero d’arte di Firenze e l’Accademia Internazionale di Salisburgo dove seguì i corsi di Minguzzi, Kirchner, Kokoschka ,Vedova e Marcuse. A contatto con i più importanti artisti d’Europa, del calibro di Giacomo Manzù, Fritz Wotruba, Aligi Sassu e Henry Moore, proseguiì la sua opera di sperimentazione in ogni campo artistico, all’Università della Moncloa a Madrid e a Parigi. Da qui la trasformazione di San Sperato, il suo paese natale, in un museo a cielo aperto, crocevia di artisti da tutto il mondo. Nel 1996 nascono le pietre sonore suonate per la prima volta dal percussionista Pierre Favre al Time in Jazz di Berchidda, in Sardegna. Nel 1998 Sciola partecipa alla Biennale Europea di Niederlausitz presso Cottbus in Germania. Nel 2000 sue opere sono sia all’Expò internazionale di Hannover che all’Havana. Nel 2002 il Müvészet-Malom Szentendre di Budapest dedica all’artistica una grande mostra ontologica e agli inizi del 2003 Sciola inizia una collaborazione con l’architetto Renzo Piano, che sceglie una monumentale scultura sonora per la Città della Musica a Roma. Non si contano da qui in poi le mostre e le rassegne cui Sciola ha partecipato: a Venezia, a Lussemburgo, ad Assisi etc.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nominò Pinuccio Sciola Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e da qui le sue “pietre sonore”, specie di menhir di calcare o basalto, che emettono melodie se lucidate con le mani o con pietre, saranno esportate ovunque, perfino all’Italian Center di Shanghai, oltre che a a Firenze Santa Croce, all’Istituto italiano di Cultura a Madrid e in tanti altri luoghi.Nel marzo del 2014 il Maestro di San Sperate verrà insignito del prestigioso premio: “Medaglia Beato Angelico” proprio nell’anno del 450° anniversario della morte di Michelangelo, col quale Sciola ha da sempre un legame fortissimo. Le sue pietre sono collocate anche nello scalo internazionale dell’Aeroporto di Fiumicino per la mostra La Poesia e la Pietra.
I successi sono troppo numerosi per essere elencati tutti. Certamente da oggi manca alla Sardegna uno dei suoi più grandi artisti, anche se l’assenza più sentita sarà quella di Pinuccio, un uomo i cui trionfi artistici, le cariche onorifiche, le geniali intuizioni culturali non avevano mai scalfito nella sua profonda umanità e nel senso di appartenza alla sua terra.