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di Giorgio Vargiu, Adiconsum Sardegna
Ancora un tentativo da parte del Gestore idrico, di presentare agli utenti una visione distorta e ingannevole della realtà per indurli credere che l’attività posta in essere sia del tutto corretta e che la stessa Autorità per la Concorrenza e il Mercato la riconosca tale.
Intanto chiariamo subito che il Procedimento Sanzionatorio PS11319 del 12.12.2018, aperto dall’AGCM per pratiche commerciali scorrette è tutt’ora in corso.
All’interno di questo procedimento, vista la particolare gravità di alcune pratiche commerciali scorrette e l’urgenza di intervenire per bloccare l’azione ritenuta illegittima del Gestore (nel periodo natalizio ABBANOA ha inondato la Sardegna di ingiunzioni di pagamento, di intimazioni di pagamento con minacce di laccio, di slacci, il tutto per presunti crediti che gli utenti avevano provveduto a contestare anche per l’intervenuta prescrizione), l’Autorità aveva ritenuto di iniziare un procedimento cautelare.
Al termine del Procedimento cautelare, l’Autorità ha deciso di non adottare alcun provvedimento cautelare ma solo perchè ABBANOA ha promesso “di non farlo più“, modificando significativamente le proprie procedure aziendali. In tal senso basta leggere il comma 22 del provvedimento (allegato), scrive infatti l’AGCM: “a seguito delle significative modifiche apportate dal professionista alle procedure aziendali, relative alla trattazione dei reclami in tema di prescrizione e ai criteri adottati per il riconoscimento della stessa, allo stato, appaiono venuti meno i presupposti per l’adozione delle misure cautelari“.
Dunque, altro che riconoscimento da parte dell’Autorità della correttezza del proprio agire, è ABBANOA che modificando significativamente le procedure aziendali e promettendo di non farlo più” ammette di fatto di aver posto in essere delle pratiche scorrette.
Ora, la speranza e che ABBANOA rispetti quanto promesso all’Autorità.
Nel frattempo il procedimento sanzionatorio per quanto già fatto contro i consumatori va avanti!