di Paolo Rapeanu
I prezzi sono “popolari” – si va dai 5 agli 8 euro – e, senza scontrino ma, al massimo, con una veloce stretta di mano, i turisti ritornano a casa con un souvenir di Cagliari o della Sardegna assolutamente “illegale”. E i commercianti regolari, per così dire, “non ringraziano”. In via Roma non sembra diminuire la pattuglia dei venditori abusivi, e non sono solo più quelli “classici” di borsette, cinture e scarpe. Già da tempo, infatti, sono comparsi dei mini carretti sopra i quali vengono venduti decine di gadget. I venditori? Soprattutto pakistani. Tovaglie con ricamata l’intera Sardegna, bicchieri con la scritta “Cagliari” ma anche penne. Chi sbarca da una nave da crociera o chi è in città per qualche giorno, non può non fare una tappa sotto i portici di via Roma.
Nella fotografia, scattata due giorni fa poco dopo mezzogiorno, si vede un venditore abusivo che, in tutta tranquillità, fa affari con un gruppo di turisti polacchi. Pochi secondi per capirsi, scegliere, contrattare un minimo il prezzo e acquistare un “ricordino”, totalmente illegale, della loro vacanza nell’Isola. Dei controlli manco l’ombra, e il business irregolare va avanti senza nessun problema.