Abusivismo a Porto Rotondo, più di 40 rinvii a giudizio

L’inchiesta è partita quattro anni fa dopo un esposto presentato da un legale romano, che portò al sequestro disposto dalla magistratura gallurese su una sessantina di ettari della collina di Cugnana.


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Sono circa quaranta le richieste di rinvio a giudizio presentate dal pm Roberta Guido nel corso dell’udienza preliminare del processo per gli abusi edilizi di “Patron di Corru”, la collina lungo la strada per Porto Rotondo, trasformata in lotti per la costruzione di “case coloniche” che sono diventate eleganti ville. L’udienza è stata rinviata al 30 gennaio prossimo.

Un’inchiesta partita quattro anni fa dopo un esposto presentato da un legale romano, che portò al sequestro disposto dalla magistratura gallurese su una sessantina di ettari della collina di Cugnana dove erano state realizzate strade, reti fognarie, impianti elettrici e una decina di villette, alcune anche con piscina.

Sul registro degli indagati l’ex capo dell’ufficio tecnico del Comune di Olbia che deve rispondere del reato di lottizzazione abusiva e abuso in atti d’ufficio. Nella lista anche il consigliere comunale di Unidos, ma pure imprenditori, manager, casalinghe, possidenti, geometri, professionisti.