Abbanoa, slacci legittimi per le utenze morose

Le conferme dei tribunali di Cagliari, Nuoro e Tempio. Rimossi i contatori e sigillati gli allacci

 


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Pur di non pagare le bollette avevano tentato di contestare per via legale tariffe applicate, contatori perfettamente funzionanti e comunicazioni regolarmente inviate. Eccezioni sollevate da clienti morosi sui quali pendeva il provvedimento di slaccio della propria utenza. La loro infondatezza è stata ampiamente dimostrata da Abbanoa, carte e conti alla mano, che ora ha avuto il via libera dai Tribunali ordinari di Cagliari, Nuoro e Tempio a procedere con il taglio della fornitura. Provvedimento già eseguito con la rimozione dei contatori e il sigillo degli allacci.

Il caso di Monserrato

Il Tribunale di Cagliari si è espresso sul caso di un cliente di Monserrato che nel corso degli anni aveva maturato un debito di oltre tremila euro. Aveva contestato l’applicazione delle tariffe e importi prescritti, ma nel frattempo si era ben guardato dal pagare almeno quanto riteneva legittimo. “Nel non pagare nulla”, si legge nel dispositivo dell’ordinanza, “l’utente ha legittimato Abbanoa ad attivare la procedura d’interruzione del servizio”. Via libera alla rimozione del contatore, ma non solo: il Tribunale ha anche condannato il cliente a pagare al Gestore unico metà delle spese legali: circa 1.400 euro.

Il caso di Siniscola

Si era opposto allo slaccio anche il titolare di uno studio odontoiatrico a La Caletta di Siniscola. Anni di consumi mai pagati fino ad accumulare un debito di 28mila euro. Il cliente aveva contestato l’entità dei consumi, ma Abbanoa ha dimostrato la loro fondatezza visto che si basavano su letture effettive. Per questo motivo il Tribunale ordinario di Nuoro ha dato il via libera allo slaccio condannando il cliente a pagare anche 1450 euro di spese legali. “Abbanoa, in definitiva, ha sufficientemente comprovato un credito superiore rispetto agli importi versati dal ricorrente”, si legge nell’ordinanza del giudice, “situazione che può legittimare la sospensione della somministrazione secondo il regolamento e la disciplina vigente in tema di inadempimento dei contratti a prestazioni corrispettive”.

Il caso di Tempio

Anche dal Tribunale di Tempio arriva la conferma della legittimità degli slacci. Un cliente aveva richiesto l’intervento dei giudici per far sospendere il taglio della fornitura oggetto di un preavviso di slaccio da parte di Abbanoa. Non aveva pagato nemmeno bollette da importi tra 250 e 350 euro. In attesa di entrare nel merito della vicenda il Tribunale ha “Ritenuto che gli importi in questione non sono di rilevanza tale da determinare un danno irreparabile anche se temporaneamente corrisposti”. Ora lo slaccio diventerà operativo e il cliente moroso dovrà pagare anche 800 euro di spese legali.