A Tonara è scesa in campo la solidarietà per i bimbi del reparto pediatrico del Brotzu

Una partita di calcio, un memorial per la condivisione a portata di cuore.


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Ciò che nella vita rimane, non sono i doni materiali, ma i ricordi dei momenti che abbiamo vissuto assieme alle persone e ci hanno lasciato e che ci hanno fatto felici. La nostra ricchezza non è chiusa in una cassaforte, ma nella nostra mente e nelle emozioni che abbiamo provato in questi eventi di solidarietà dentro la nostra anima. E ciò di cui abbiamo bisogno è una tazza di comprensione, un barile di amore e un oceano di pazienza, perché siamo sicuri che verranno tempi migliori e alla fine di tutto saremo capaci di vedere i sogni”. Non è la prima volta che nel borgo a sud-ovest del parco del Gennargentu, dove si prepara il torrone più famoso e maestri e artigiani conservano e tramandano le tradizioni più antiche e caratteristiche del territorio, si gioca a palla per finanziare progetti mirati a incrementare l’efficienza del reparto pediatrico del Brotzu. Diversi macchinari sono già stati acquistati e le iniziative, sempre accolte con grande successo dai cittadini anche dei comuni limitrofi a Tonara, si susseguono, periodicamente, con entusiasmo. Una sanità dolorante quella sarda che, soprattutto ultimamente, deve fare i conti con personale ridotto al minimo, tempi di attesa lunghissimi e disagi che colpiscono tutti, in particolar modo proprio i centri dell’entroterra sarda, spesso privati anche dei servizi di base. Ciò di certo non ferma la voglia di dare, anzi. Ed è così che sabato pomeriggio si è svolto il Memorial per Gianni, Mauretto e Pieraldo, “i nostri amici e compagni di calcio scomparsi” con la preziosa collaborazione del comune di Tonara, i torronifici, la proloco, dottor Davide Mulas, l’Avos e l’US Tonara. In campo le squadre della Capitaneria di Cagliari, gli amici Sanitari, le vecchie glorie della Barbagia Mandrolisai e quelle del Tonara. “Importante la presenza di Andrea Carboni e di tutto il pubblico presente.  Abbiamo donato delle confezioni di torroni, delle targhe, dei fiori, delle medaglie  e le magliette con i nomi dei nostri amici scomparsi alle rispettive famiglie”.


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