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Una festa sentita da tutta la città, una tradizione lunga 5 secoli, arricchita nel tempo con tanti appuntamenti organizzati dall’amministrazione. Era il 4 dicembre 2013 quando l’Unesco ha riconosciuto i Candelieri come Patrimonio Immateriale dell’Umanità insieme alle altre città delle Feste delle grandi Macchine a spalla: Nola con la sua Festa dei Gigli, Palmi con La Varia e Viterbo con La Macchina di Santa Rosa. Si tratta del coronamento di un lungo percorso, iniziato nel 2005, quando fu istituita la Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane. Una scelta dettata dalla consapevolezza che la festa dei Candelieri rappresenta un bene prezioso da tutelare.
L’attesa è tutta per la Discesa della sera del 14 agosto, quando i 10 ceri votivi – condotti dagli antichi gremi, veri protagonisti della processione – sono trasportati da piazza Castello alla chiesa di Santa Maria di Betlem dove viene sciolto il voto alla Madonna. Lungo il percorso, la folla assiste e partecipa, seguendo il ritmo dei tamburi, l’incrociarsi dei li betti, i nastri colorati che adornano i Candelieri, ma soprattutto la fatica e la danza dei portatori, con il loro incedere severo, i gremi, vestiti con i loro abiti dalle fogge antiche.