A Quartu l’Hiv colpisce ancora soprattutto i giovani, sì a test rapidi e corsi nelle scuole

La Giunta Milia vuole aderire al progetto delle “Fast Track Cities” per sostenere chi è contagiato e prevenire nuovi casi: saranno offerti test gratuiti e, insieme alla Lila, creati gruppi di auto-aiuto e aiutati legalmente e con un’accoglienza in strutture temporanee tutti i malati discriminati


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Test rapidi sia in luoghi ufficiali che in luoghi informali, supporto e gruppi di auto-aiuto, corsi di sensibilizzazione e informazione nelle scuole, accompagnamento delle persone ai servizi socio-sanitari, pubblicazioni di testi e campagne di comunicazione, consulenza legale per motivi di discriminazione, progetti di accoglienza residenziale temporanea. Sono questi gli obbiettivi che, insieme alla Lila, vuole raggiungere il Comune di Quartu per aiutare chi è positivo all’Hiv e scongiurare nuovi contagi. La Giunta Milia ha messo nero su bianco la volontà di aderire alla rete delle “Fast Track Cities”, sottoscrivendo la dichiarazione di Parigi, con la quale si impegna a definire un programma di interventi di informazione, prevenzione e lotta nei confronti di Hiv, Aids e altre malattie trasmissibili sessualmente, e ad avviare un tavolo di confronto tra i soggetti firmatari della dichiarazione di Parigi e le associazioni del territorio interessate. La proposta di adesione sarà sottoposta al Consiglio comunale la settimana prossima, il sì è scontato. La terza città della Sardegna, per numero di nuovi contagi Hiv, al pari del resto della Sardegna è in linea con i dati nazionali, che evidenziano come la maggioranza delle infezioni si concentri in persone tra i 25 e i 29 anni, con modalità legate alla trasmissione sessuale (oltre 80 per cento dei casi) e con caratteristiche cliniche che evidenziano un’infezione già presente da anni e non diagnosticata.
Da qui l’intento di creare un sistema integrato tra associazioni e amministrazioni pubbliche di livello territoriale, almeno in termini di contenimento delle nuove infezioni. Un sistema integrato che deve poter operare azioni di testing, cioè test Hiv gratis, presa in carico presso i centri che curano le persone contagiate e follow up nel tempo, con particolare attenzione alle terapie. È la stessa Giunta Milia a ricordare che la Lila, che ha già dato la sua piena disponibilità, già negli anni Ottanta e Novanta ha fornito un grosso supporto al contrato all’Hiv e ha offerto supporto e sostegno alle persone affette da Hiv e Aids. “A tal proposito si rammenta che Lila era presente anche nel territorio del Comune di Quartu Sant’Elena, nel palazzo della solidarietà di via Cilea, in una sede messa a disposizione dall’amministrazione comunale, segnando una collaborazione importante”.


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