Due bollettini di pagamento, uno del 2021 e l’altro del 2022, da 63 euro l’uno, per un totale di centoventisei euro, spediti dalla società Abaco a Salvatore Sarritzu, 56enne di Quartu, residente in via Sant’Antonio 82. Piccolo problema: l’uomo è disabile e, per ogni spostamento, deve utilizzare una stampella. “E non guida”, precisa sin da subito la moglie, Louise Licheri, insegnante. “Nel 2017 ha avuto un ictus e una emiparesi, ho chiesto di avere uno stallo per disabili, visto che almeno io guido, nel 2018, ma è stato realizzato solo nel 2021”. Lo stallo si trova “accanto all’ingresso della nostra abitazione. Noi viviamo al secondo piano di un condominio familiare, formato da 4 appartamenti”. La polemica sulla tassa per il passo carrabile? “Molto semplice. Abbiamo diritto a un passaggio pedonale nell’ingresso comune. Dalla società Abaco hanno risposto che mio marito deve farsi carico anche del pagamento delle altre famiglie del palazzo. Ma noi un passo carrabile non ce l’abbiamo”, prosegue Louise Licheri. “Qualche anno fa hanno rifatto il marciapiede e hanno creato uno scivolo che non abbiamo mai richiesto, visto che nessuno entra con l’auto nell’andito”.
E, in effetti, c’è un portone di tipo “condominiale” che, volendo, può essere spalancato tutto: “Ma non c’entra nulla”, osserva la 56enne. “Lo spazio per entrare c’è è proprietà di mia suocera che ci ha concesso solo di poterci passare a piedi, e dentro ci sono già piante e una bicicletta vicino alle scale. Ci starebbe solo una macchina piccola ma non la possiamo mettere perchè non è mio ma di mia suocera. E non certo per la mia Nissa Qashqai, è bella grossa, quasi come un fuoristrada. Mia figlia ha una Fiat Panda che ha parcheggiato, da sempre in strada. Questa tassa, per noi, è ingiusta. Non capiamo l’accanimento, la mancanza di sensibilità nei confronti delle famiglie con disabili”.